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    Dall’Università di Pavia uno studente per il programma Concurrent Engineering dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA)

    di Redazione Open Innovation | 21/06/2017

Il programma di formazione dell’Accademia dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) è tornato ad offrire agli studenti europei l’opportunità di apprendere come l’Agenzia valuta la fattibilità tecnica e finanziaria delle missioni spaziali. 44 studenti universitari di talento provenienti dagli stati membri ESA e associati e con competenze di ingegneria o di fisica, hanno partecipato all’edizione 2017 del “Concurrent Engineering Workshop”. Tra i numerosi candidati, c’era anche Alessandro Andreoni, che si è rivolto, per il suo lavoro di tesi finale, al Laboratorio di Telecomunicazioni e Telerilevamento del Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione dell’Università di Pavia. La sua tesi si sta realizzando con un tirocinio in OHB Italia, grossa azienda con sede a Milano che si occupa di costruire satelliti e sensori per lo spazio. Alessandro, che alterna ogni settimana il lavoro teorico in Ateneo con il lavoro pratico in azienda, sta seguendo l’indirizzo “Space Communication and Sensing” della laurea magistrale in “Electronics Engineering” e aveva già fatto un’esperienza Erasmus Traineeship in un’azienda “spaziale” in Finlandia. La sua domanda è risultata tra quelle selezionate; Alessandro ha così partecipato al Centro di Formazione dell’Accademia ESA, in Belgio. Qui Alessandro e i suoi colleghi hanno studiato il “Concurrent Engineering” e come esso renda più efficiente la progettazione delle missioni spaziali. Guidati da esperti dell’ESA, gli studenti hanno appreso come utilizzare gli strumenti software per la progettazione e a identificare i temi conduttori del progetto di missione.  Il “Concurrent Engineering” (CE) è un metodo di progettazione e sviluppo di prodotti nel settore spaziale. Contrariamente ai metodi di progettazione tradizionali, nel CE tutti i sottosistemi sono progettati contemporaneamente. Ciò rende la progettazione più efficiente, ma allo stesso tempo anche più complessa da coordinare; le soluzioni adottate in un sottosistema che possono influire sulla progettazione in un altro sottosistema devono essere identificate e comunicate immediatamente. Sebbene il CE sia più complesso rispetto alla progettazione tradizionale, se applicato correttamente può velocizzare notevolmente la partenza di una missione spaziale. Con iniziative come quelle descritte sopra, sta con lungimiranza coltivandone i futuri esperti.

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