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    Equity crowdfunding, la nuova frontiera dell’investimento che aiuta le startup

    Crescita record per i finanziamenti sui portali. E si rilevano quote di società o di immobili

    di Redazione Open Innovation | 20/02/2019

Oltre 36 milioni di euro: questo quanto raccolto dalle startup italiane nel 2018 dalle piattaforme online di equity crowdfunding che permettono di rilevare piccole partecipazioni azionarie di società che hanno bisogno di capitale, perché appena nate, per crescere e uscire dalla fase “startup”. Un dato che fa impressione se paragonato al 2017, quando il capitale raccolto in questo modo si era fermato a 11,6 milioni di euro.

Un ritorno positivo

Secondo le stime del Politecnico di Milano, in Italia sono 241 le aziende che hanno raccolto capitale in questo modo lo scorso anno, con 134 campagne concluse con successo. Il ritorno teorico positivo, secondo l’Università, è del 13,6%.

La prima piattaforma dedicata è nata nel 2014 ma la svolta è arrivata nel 2016, quando la Consob ha modificato il regolamento rendendolo maggiormente fruibile e attrattivo per gli investitori. Chi mette a disposizione il capitale ha due forme di guadagno principale: la possibilità che l’azienda su cui ha investito cresca e venga quotata in Borsa o la cosiddetta “opzione Exit” cioè il momento in cui l’imprenditore, ormai consolidatosi, decide di comprare le quote dei soci. Per l’investitore è molto importante che le piattaforme svolgano anche un ruolo di verifica dei business plan.

Le piattaforme e i progetti

Le idee imprenditoriali che si trovano navigando sui siti sono davvero di tutti i tipi. Ci sono anche società sportive, come il Pordenone calcio che milita in serie C, che ha scelto una delle ultime piattaforme nate – la milanese The Best Equity – per lanciare una propria campagna di crowdfunding.

La principale piattaforma italiana è però MamaCrowd, che nel 2018 ha permesso di raccogliere un totale di 14,8 milioni di euro. L’investimento medio è di 3.700 euro, quindi piuttosto irrisorio per gli imprenditori. Il capitale però si può moltiplicare nel caso l'azienda sfondi. Tra le novità anche quella del crowdfunding immobiliare: si chiede una somma per acquistare un immobile, se questa verrà raccolta ogni imprenditore che ha contribuito percepirà una quota di affitto. L’idea viene dalla Spagna e attrae perché con una piccola cifra ci si può garantire una rendita a lungo termine, quella media si aggira attorno al 3,8%.

Le buone premesse del 2019

Le prospettive del mercato sembrano dunque rosee, anche per la recente norma che aumenta la deducibilità di questi investimenti. Non a caso, nei primi due mesi del 2019 sono già stati raccolti due milioni di euro.

 

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