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    A Milano arriva il laboratorio per indagini hitech a partire dal DNA

    Gli spazi all’interno del Fatebenefratelli, da Regione 752 mila euro

    di Redazione Open Innovation | 21/12/2018

Gli scenari scientifici e tecnologici a cui ci hanno abituato film e fiction prendono quindi corpo all’ombra della Madonnina: Milano avrà infatti un proprio Centro di genetica forense – questo il suo nome -, per riscostruire il profilo genetico di possibili sospettati a partire dalle tracce biologiche lasciate sul luogo di un incidente o sulla scena di un crimine. Il Centro, che dovrebbe essere operativo dalla primavera del 2019, aprirà anche grazie a un finanziamento da 752 mila euro da Regione Lombardia per la ristrutturazione degli spazi necessari, individuati all’interno del Fatebenefratelli, a due passi dalla Questura.

Il protocollo di intesa che ne sancisce la nascita è stato firmato il 20 dicembre dal presidente di Regione, Attilio Fontana, dal direttore generale dell’Asst Alessandro Visconti, dal capo della Polizia Franco Gabrielli alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Salvini, dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera e dal sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia, Alan Rizzi.

Il coinvolgimento dei diversi enti dà la misura della novità dell’iniziativa. A cominciare dal fatto, già di per sé fondamentale, che con il nuovo Centro la polizia scientifica locale non dovrà più appoggiarsi alle strutture dei colleghi a Torino per l’estrazione del DNA, da confrontare poi con i campioni schedati. Il capoluogo piemontese ospita infatti uno dei tre Centri di genetica forense a disposizione della Polizia Scientifica a livello nazionale, gli altri si trovano a Roma e Napoli. E fino a oggi, è al laboratorio di Torino – e prima ancora a quello di Roma – che si erano dovuti rivolgere gli specialisti di genetica forense della Scientifica di Milano, impegnati da centinaia di casi ogni anno e con migliaia di reperti ai quali trovare casa.

Evidente dunque il vantaggio di poter procedere alle analisi praticamente sul campo. L’aspettativa è che i tempi delle procedure diminuiscano, e che ci sia inoltre un’occasione di ulteriore sviluppo di competenze e ricerca scientifica: quello all’interno del Fatebenefratelli è infatti l’unico Centro di questo genere all’interno di un ospedale.

UN PERCORSO DI L’ALTA SPECIALIZZAZIONE

“Sono molto orgoglioso della nascita di questa collaborazione - ha commentato dunque Attilio Fontana - che consentirà alla Lombardia di dotarsi di un Centro di eccellenza per la genetica forense, candidato a diventare un polo di riferimento a livello regionale e nazionale, che oltre a supportare le attività di investigazione, in collaborazione con la Polizia di Stato, promuoverà la ricerca e l’innovazione in campo biomedico, sanitario, e della formazione universitaria”.

“Ho accolto immediatamente la proposta per la realizzazione del laboratorio - ha continuato il presidente di Regione - sia per coprire un vuoto, visto che il Gabinetto regionale della Polizia per la Lombardia che gestisce le richieste di accertamenti di genetica forense per il territorio della regione Lombardia e del Triveneto (secondo bacino di utenza in Italia, dopo il Lazio) ne era sprovvisto, sia perché all'interno del Centro vogliamo sostenere e promuovere percorsi di alta specializzazione e di formazione continua nel settore della ricerca applicata alle scienze forensi".

CACCIA AI CRIMINALI E TECNICHE DI PRIMO SOCCORSO

Secondo il Protocollo sottoscritto, che ha una durata di quattro anni, il Centro di genetica forense non si limiterà al supporto dell’attività di indagine delle forze dell’ordine. Promuoverà infatti attività interdisciplinari e percorsi di alta specializzazione e di formazione continua per gli operatori nei settori delle scienze forensi, anche grazie allo sviluppo di metodologie sempre più avanzate; nel nuovo Centro si studieranno poi gli effetti degli agenti contaminanti, a partire dalle loro dinamiche di diffusione e dispersione, per migliorare le tecniche di primo soccorso.

LE SPESE

Con il suo contributo - 752 mila euro, stanziati con DGR del 12 novembre 2018 - Regione coprirà in particolare i costi per la ristrutturazione degli spazi interni al Fatebenefratelli, compresi quelli delle attrezzature tecniche per l’impianto di aereazione continua che da soli valgono quasi mezzo milione di euro, oltre a sostenere le spese per gli arredi. Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza metterà invece a disposizione 473 mila euro per attrezzature, apparati e materiali speciali a servizio della Polizia Scientifica.

“Abbiamo creduto fin da subito in questo progetto - ha aggiunto l’assessore Gallera - lo abbiamo sostenuto e lo faremo anche in futuro. È l’ennesima eccellenza sanitaria lombarda che, oltretutto, darà anche un importante contributo alla ricerca. Ancora una volta, la Regione si conferma all’avanguardia in ogni sua scelta”. Il presidente Fontana, ha specificato poi il sottosegretario Alan Rizzi, ha “compreso da subito l’importanza di sposare un tale progetto e ha messo a disposizione tutto quanto necessario ad arrivare alla stipula”.

 

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