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    Cartilagine del ginocchio riparata con cellule nasali: primo intervento a Milano

    Anni di ricerca di medicina rigenerativa dietro il risultato dell’istituto Galeazzi

    di Redazione Open Innovation | 20/12/2018

Un innovativo metodo di medicina rigenerativa per riparare la cartilagine del ginocchio, utilizzando le cellule prelevate dal setto nasale. L’operazione “Nose to Knee” è stata portata a termine all’istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, su un giovane che da più di tre anni soffriva a causa del riacutizzarsi del dolore legato a una lesione cartilaginea del ginocchio. Un risultato senza precedenti, con alle spalle un lungo percorso di ricerca, e per questo ancora più rilevante.

Dieci anni fa dunque il giovane era stato sottoposto alla prima operazione tradizionale. Nei giorni scorsi su di lui è stato utilizzato per la prima volta il metodo che prevede la riparazione della cartilagine articolare con cellule prelevate dal setto nasale. A operare Giuseppe Peretti, responsabile dell’équipe universitaria di ortopedia rigenerativa e costruttiva e docente all’università Statale di Milano.

La procedura avviene in due fasi. La prima è in ambulatorio: viene prelevato un piccolo frammento di cartilagine del setto nasale, poi inviato in un laboratorio dove le cellule vengono coltivate e applicate ad una membrana che, nel secondo step, viene ritagliata in modo da duplicare forma e dimensione della lesione al ginocchio. Alla fine avviene il trapianto, con la membrana che porterà al moltiplicarsi di cellule. Si andrà così a riempire il tessuto lesionato.

Secondo quanto ha spiegato lo stesso Peretti, dal punto di vista tecnico si tratta di un’operazione piuttosto semplice. Ma per arrivare a questo passaggio finale sono stati necessari molti anni di ricerca di base e pre-clinica di medicina rigenerativa, che si sono svolte principalmente presso i laboratori dell’University Hospital di Basilea, con uno studio finanziato dalla Comunità europea.

“Le tecniche di riparazione della cartilagine articolare mediante approcci di medicina rigenerativa non garantiscono il successo della riparazione della lesione nel 100% dei casi – spiega il professor Peretti - La speranza è che invece con questa tecnica la cartilagine venga ricostruita integralmente, e che si possano ottenere i primi risultati tangibili già a distanza di 6 mesi o 1 anno dall’intervento e soprattutto che la qualità del tessuto sia duratura anche nei pazienti con un’attività fisica intensa”. 

Il reclutamento di pazienti per lo studio è ancora aperto: si cercano persone dai 18 ai 65 anni, di entrambi i sessi, che non presentino una grave degenerazione artrosica dell’articolazione e che siano affetti da una o due lesioni della cartilagine del ginocchio con un’estensione totale non superiore agli otto centimetri quadrati.

(fonte: Istituto Ortopedico Galeazzi).

 

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