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    Innovare è realizzare l’improbabile

    Si è tenuto il 6 aprile “#LombardiaèRicerca”: un momento di dialogo e co-progettazione che ha visto coinvolti più di 800 appartenenti al mondo dell’innovazione lombardo e non solo. Ecco i principali esiti, ma i lavori continuano

    di Redazione Open Innovation | 13/04/2017

Tra i partecipanti c’erano rappresentanti politici e istituzionali, università e centri di ricerca, cluster, aziende e professionisti che lavorano in modo coordinato e cooperativo su progetti di innovazione di prodotto e processo. Tra gli ospiti anche importanti rappresentanze internazionali con i Consoli di 12 Paesi nel mondo: Bielorussia, Burkina Faso, Ecuador, Germania, Gran Bretagna, India, Irlanda, Kosovo, Libano, Libia, Oman, Svizzera.

La giornata è stata aperta da Roberto Albonetti, Direttore Generale - DG Università, Ricerca e Open Innovation, che ha introdotto i temi della giornata e dato il via ai lavori partendo dalla citazione di Piero Bassetti, primo Presidente di Regione Lombardia e Presidente della Fondazione Bassetti, che dà il titolo all’articolo: “innovare è realizzare l’improbabile”, cioè saper disegnare scenari che superano il contingente e creare risposte adeguate ai profondi mutamenti economici, sociali e culturali in atto.

La parola è passata all’ospite Carlo Ratti, Direttore Senseable City Lab MIT, che ha tenuto uno speech dal titolo “Il futuro è già presente. Le innovazioni che ci stanno cambiando la vita”: una panoramica e un racconto di best practice nazionali, europee ed extraeuropee su innovazioni tecnologiche e urbane sviluppate dalle migliori università, centri di ricerca e aziende del mondo. Best practice esempio di innovazione disruptive, portatrici di vero cambiamento e di forte impatto sulla vita dei cittadini.

A seguire, Giordano Fatali, President HRC Group, ha intervistato l’Assessore all’Università, Ricerca e Open Innovation Luca Del Gobbo, che ha raccontato esiti e prospettive dell’impegno lombardo per la ricerca e l’innovazione. Un territorio che già vanta numeri straordinari: 8,7 miliardi di euro l’anno di investimenti pubblici e privati in R&I, il 2,5% del PIL secondo i dati consolidati ISTAT, una percentuale che sale ulteriormente (oltre il 3% del PIL) se si considerano informazioni escluse dalle statistiche, come gli investimenti delle PMI con meno di 10 addetti, tra cui si contano numerose start up innovative. Al centro dell’intervento dell’Assessore, le novità introdotte dalla legge 29/2016 “Lombardia è ricerca e innovazione” e gli esiti degli Accordi per la ricerca. Alla luce dei numeri, del valore e della qualità dei progetti presentati, l’Assessore ha annunciato l’intenzione di aumentare i finanziamenti dedicati agli Accordi: da 40 a 100 milioni di euro.

E proprio ai protagonisti degli Accordi – imprese, università e centri di ricerca – è stata dedicata la parte finale della plenaria: i capofila di 4 progetti (Iterchimica, STMicroeletronics, Cosberg, Italfarmaco) hanno raccontato gli impatti sulla vita dei cittadini delle innovazioni che svilupperanno grazie alla collaborazione con i propri partner e con Regione Lombardia.

I lavori sono proseguiti con cinque workshop dedicati al confronto tra gli attori del sistema economico e sociale per costruire il Programma Strategico Triennale per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico in Lombardia. A moderarli cinque esperti dei temi:

- DIGITAL SECURITY COMPLIANCE: Maurizio Tucci, Chairman Cyber Security Platform

- DATA DRIVEN INNOVATION: Matteo Santoro, CEO Camelot Biomedical System

- OPEN ECONOMY: Giordano Fatali, Presidente HRC Group

- RESPONSIBLE RESEARCH & INNOVATION: Francesco Samoré, Direttore scientifico Fondazione Bassetti

- LOMBARDIA R&I 2020: Francesco Svelto, Prorettore terza missione Università Pavia

Il dialogo e il confronto continueranno su 5 community dedicate all’interno della piattaforma Open Innovation.

A seguire una galleria fotografica dell’evento.

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