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    Da Regione sostegno a UniMi su agricoltura, zootecnia e piattaforme tech

    Accordo da 1,7 milioni per strumentazioni avanzate utili a ricerca, didattica, sostenibilità

    di Redazione Open Innovation | 07/04/2021

Rinnovamento delle aziende agricole legate all’ateneo, dove fare ricerca sperimentale e didattica; aggiornamento con strumentazione di avanguardia delle proprie piattaforme tech, come fattori abilitanti dell’innovazione sul territorio in diversi ambiti.

Queste le due linee d’azione in cui è stato dettagliato l’Accordo tra Regione Lombardia e Università degli Studi di Milano, Accordo che vale un finanziamento da quasi 1,7 milioni di euro (pari al 50% del costo complessivo dei progetti, di 3 milioni 375.500 euro).

L’intesa rientra nell’ambito degli "Accordi di collaborazione per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico” con cui Regione Lombardia ha deciso un sostegno di 13,5 milioni di euro a 8 università pubbliche lombarde, quali centri nevralgici di ricerca e sviluppo di innovazioni con ricadute di grande impatto sulla qualità della vita dei cittadini, nonché fondamentale volano per la ripresa del tessuto economico e produttivo lombardo post Covid.

Le linee di azione per l’impiego dei fondi da parte dell’Università degli Studi di Milano sono state approvate dalla Giunta Regionale il 7 marzo, su proposta dell’assessore a Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione, Semplificazione Fabrizio Sala.

“Un contributo importante per l’Università degli Studi di Milano con il chiaro intento di creare nuove opportunità sia per i docenti che per gli studenti. È fondamentale legare il mondo universitario con quello produttivo a stretto contatto con il territorio – ha sottolineato Sala -. In questo senso il mondo dell’agricoltura è un settore fondamentale in Lombardia e vogliamo investire in strutture sempre più innovative per favorire la ricerca con una forte ricaduta anche a livello economico”.

Il progetto complessivo approvato - “Riqualificazione e potenziamento di infrastrutture tecnologiche per attività di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico” comprende dunque la realizzazione di due iniziative: “Centro Funzionale Aziende Agrarie” e “UNITECH – Piattaforme Tecnologiche di Ateneo”.

Aziende Agrarie, per agricoltura e zootecnia sostenibili

La Statale di Milano dispone di tre Cascine Agrarie, considerate un’importante risorsa didattica e per ricerche di base e applicate in campo agrario, veterinario, biologico e ambientale.

Il progetto presentato prevede:

- una loro riqualificazione, con nuove strumentazioni e nuove funzioni specialistiche;

- di disporne come “aziende modello” in cui sperimentare e mostrare a studenti, operatori e al grande pubblico tecnologie d’avanguardia e anche futuribili;

- la produzione di nuova conoscenza nel campo dell’agricoltura e della zootecnia sostenibile nelle sue varie declinazioni (es. conservativa, integrata, di precisione), anche attraverso messa a punto e dimostrazione di tecnologie e metodologie produttive sostenibili.

“Si punta così a sperimentazioni di alto profilo – ha aggiunto Fabrizio Sala - in grado di poter competere a livello internazionale. Del resto gli ambiti di ricerca promossi - agricoltura e zootecnia - svolgono un ruolo essenziale: sia per fornire cibo all’umanità, sia per preservare ambiente e territorio”.

In questo contesto, le aziende agrarie universitarie d’avanguardia potranno sempre più rispondere all’esigenza di conoscenze più approfondite in tali campi, con ricadute pratiche di estrema attualità e rilevanza ambientale, sociale ed economica.

Gli interventi: dai robot all’agricoltura di precisione

Nel dettaglio, ad esempio ad Arcagna nel Lodigiano (azienda Dotti), verrà realizzata una serra di 300 metri quadri, giudicata fondamentale per la ricerca e la didattica applicata alla ricerca in campo agricolo, in particolare per progetti di fisiologia e genetica di graminacee.

Diversi gli interventi previsti a Landriano, nel Pavese (Azienda A. Menozzi, Cascina Marianna). Anzitutto l’acquisto di due sistemi di mungitura robotizzata: oltre a essere indispensabili per l’assegnazione di fondi per la ricerca, questi consentiranno di aumentare il numero delle bovine presenti e la raccolta di dati relativi a produzione, alimentazione e comportamento in collegamento con il sistema di analisi on line del latte già in possesso dell’azienda, con evidenti benefici per la ricerca.

Quindi la realizzazione di una nuova aula laboratorio per la mungitura, la riqualificazione dell’aula didattica e l’acquisto di un sistema di automazione per i trattori, con georeferenziazione della posizione e raccolta input per un’agricoltura di precisione, su cui l’ateneo scommette sia a livello di didattica, sia di ricerca e rapporti con le aziende fornitrici di beni e servizi di precision farming al settore agro-zootecnico.

A Cornaredo, infine, con l’Azienda Cascina Baciocca la Statale dispone di uno spazio in un’area strategica, per la grande vicinanza al campus MIND. Qui è prevista la riqualificazione funzionale di un rustico per attività didattiche: docenti e ricercatori potranno effettuare dimostrazioni teorico-pratiche sulle attività di ricerca da svolgere in azienda, con un impiantomultimediale per effettuare didattica a distanza e assicurare il collegamento con le altre aule dell’Ateneo.

Le piattaforme tech, fattore abilitante di innovazione

La seconda linea d’azione di concentra invece su un altro asset per la ricerca, quello costituito dalle piattaforme tecnologiche in dotazione alla Statale che si presentano come fattori abilitanti trasversali per la generazione di innovazione sul territorio.

Per far fronte alla competizione internazionale e incentivare la partecipazione ai programmi di ricerca, l’ateneo vuole dunque rendere disponibili attrezzature di ultima generazione proprio tramite le UNITECH, raggruppandole in piattaforme di ateneo all’avanguardia.

Nel dettaglio, le 4 UNITECH oggetto dell’Accordo sono COSPECT, indirizzata allo studio dei materiali, NO LIMITS all’analisi di immagine, INDACO al calcolo e all’analisi di dati complessi e OMICS alle ricerche omiche quali proteomica, metabolomica e lipidomica.

L’orizzonte di MIND

Attualmente sono distribuite una alla Fondazione UniMi (OMICS), le altre in Città Studi: nel 2025 è previsto il trasferimento delle UNITECH nella macrostruttura del nuovo campus di MIND, dove le 4 piattaforme saranno affiancate da altre 9 (ancora da costituire), così da realizzare una grande infrastruttura centralizzata sulla scorta di realtà esistenti nei più importanti Atenei europei.

Già oggi comunque sono pensate come una infrastruttura tecnologica dove vengono allocati strumenti comuni, gestiti in maniera centralizzata e accessibili da parte dei ricercatori della Statale ma anche di altri enti di ricerca sia pubblici che privati.

L’Accordo con Regione prevede dunque il potenziamento delle strumentazioni scientifiche di tali piattaforme, per l’aggiornamento tecnologico di diversi laboratori collegati.

“MIND sarà il fulcro della ricerca e dell’innovazione, dove Università e aziende si incontrano in un unico luogo per creare progetti innovativi e metterli sul mercato. Questo è il trasferimento tecnologico che come Regione vogliamo stimolare continuamente”, ha concluso l’assessore Sala.

La ricerca che sarà possibile condurre grazie all’implementazione della strumentazione delle UNITECH potrà dare importanti contributi in diversi ecosistemi del Piano Strategico Regionale e in particolare Nutrizione, Salute e Life Science, Sostenibilità, Cultura e Conoscenza, senza contare quelli per la Manifattura visto che le UNITECH collaborano già con importanti realtà industriali e imprese del territorio.

 

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