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29/07/2022

A Genova è nata l’Academy per la Cybersicurezza italiana

Leonardo formerà 15mila giovani per prevenire e gestire attacchi informatici. Anche grazie al SOC

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Aumentare le risorse interne per avere un numero adeguato di professionisti nella sicurezza informatica, così da rendere l’Italia autosufficiente: questo l’obiettivo della Cyber & Security Academy di Leonardo, il neonato polo con sede a Genova, dedicato alla formazione di 15 mila giovani sui meccanismi di difesa da incursioni cyber.

Un progetto molto importante, visto anche il difficile momento storico che stiamo vivendo a livello geopolitico con il conflitto ‘ibrido’ tra la Russia e Occidente: se da un lato vuole essere un’operazione per creare nuovo impiego nell’ambito delle politiche del lavoro, dall’altra vuole riportare alla base tantissimi talenti italiani del settore che attualmente lavorano all’estero “strapagati, tra Dubai e Tel Aviv, nella Silicon Valley, a Berlino”, come sottolineato da Roberto Baldoni, a capo dell’agenzia nazionale per la Cybersecurity.

Tutt’altro che banale la scelta del luogo dove si è deciso di realizzare il polo, riqualificando un vecchio edificio dismesso vicino a cui si staglia il nuovo ponte San Giorgio a Genova: del resto, questa è la città dove c’è il supercervellone HPC - daVinci1, capace di sfornare miliardi di miliardi di operazioni al secondo prevedendo e segnalando, attraverso i suoi sofisticati algoritmi, migliaia di eventi cyber che si verificano quotidianamente. 

Quello di Leonardo vuole essere il centro di altissima formazione, che si avvale dell’esperienza maturata nella protezione cyber-fisica di infrastrutture critiche in oltre 150 Paesi nel mondo e che basa la propria formazione su percorsi immersivi con cui consolidare le competenze teoriche e quelle pratiche su prevenzione, rilevamento e gestione degli incidenti di sicurezza cyber-fisica, già acquisite in corsi universitari, master post-laurea e certificazioni specialistiche.

Un approccio completo, che alle competenze tecnologiche vuole unire la capacità di valorizzare al massimo il fattore umano, per aumentare in maniera importante la consapevolezza del rischio e la conoscenza della materia su larga scala.

Genova, dunque, ma non solo dal momento che, come specificato dall’amministratore delegato di Leonardo Alessandro Profumo, la biblioteca di incursioni e vulnerabilità Leonardo la possiede a Chieti, nel più grande Security Operation Center italiano, dove centinaia di analisti ed esperti ‘hacker buoni’ lavorano per prevenire e ridurre gli attacchi: si tratta del SOC, che verrà messo a disposizione di chi parteciperà ai corsi per un apprendimento di massimo livello.

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