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02/09/2022

Istruzione e innovazione: gli Istituti Tecnici Superiori diventano ITS Academy

La formazione professionalizzante farà riferimento a precise aree tecnologiche. Cosa cambia

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

È stata approvata alla Camera dei deputati (in terza lettura) la riforma organica degli Istituti Tecnici Superiori (ITS). Gli ITS acquisiscono il nome di Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy) ed entrano a fare parte integrante del sistema terziario di Istruzione tecnologica superiore

Ai nuovi ITS è affidato il compito di potenziare e ampliare la formazione professionalizzante di tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali, per sostenere, in modo sistematico, le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo del Paese. Queste istituzioni avranno, inoltre, il compito di sostenere la diffusione della cultura scientifica e tecnologica.

Da oggi, ogni ITS Academy farà riferimento a una delle specifiche aree tecnologiche che saranno definite per decreto. L’offerta didattica sarà finalizzata alla formazione di elevate competenze nei settori strategici per lo sviluppo del Paese, coerentemente con l’offerta lavorativa dei rispettivi territori.

Gli ambiti di formazione

Sicurezza digitale, transizione ecologica, infrastrutture per la mobilità sostenibile sono alcuni degli ambiti che si vogliono potenziare. Un decreto interministeriale dovrà inoltre definire i criteri sulla base dei quali, in sede di accreditamento, è possibile autorizzare un ITS Academy a fare riferimento a più di un’area tecnologica (in deroga alla condizione di un percorso per ciascuna area).

I percorsi formativi saranno suddivisi in due livelli, a seconda del quadro europeo delle qualifiche (European Qualification Framework – EQF): quelli di quinto livello EQF, di durata biennale, e quelli di sesto livello EQF, di durata triennale. Si articoleranno in semestri comprendenti ore di attività teorica, pratica e di laboratorio.

Il raccordo con il mondo del lavoro

L’attività formativa sarà svolta per almeno il 60% del monte ore complessivo da docenti provenienti dal mondo del lavoro. Gli stage aziendali e i tirocini formativi, obbligatori almeno per il 35% del monte ore, potranno essere svolti anche all’estero e saranno adeguatamente sostenuti da borse di studio.

Per le aziende che investono negli ITS è previsto un credito d’imposta del 30%, che sale al 60% se l’erogazione è fatta nelle province con maggior tasso di disoccupazione. Questa misura sarà concretamente attuata da un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.

Le condizioni per l’attivazione degli ITS Academy

Per dare vita a un nuovo ITS in una provincia sono necessari: almeno una scuola secondaria di secondo grado della stessa provincia, con un’offerta formativa attinente; una struttura formativa accreditata dalla Regione, situata anche in una provincia diversa da quella sede della fondazione; una o più imprese legate all’uso delle tecnologie di cui si occuperà l’ITS Academy; un ateneo o un’istituzione dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) o un istituto di ricovero e cura a carattere scientifico o un Ente di ricerca. Le istituzioni AFAM vengono equiparate alle università e non sarà più obbligatoria la presenza degli Enti locali. I requisiti e gli standard minimi per l’accreditamento delle nuove realtà saranno definiti con decreto del Ministro. 

Il sistema terziario di Istruzione tecnologica superiore è finanziato con un apposito Fondo presso il Ministero dell’Istruzione la cui dotazione è di 48.355.436 euro annui, a decorrere dal 2022.

La riforma definisce anche misure per fare conoscere queste realtà formative ai giovani e alle famiglie e per promuovere scambi di buone pratiche tra ITS Academy. Sono previste campagne informative, attività di orientamento a partire dalla scuola secondaria di primo grado, anche con l’obiettivo di favorire l’equilibrio di genere nelle iscrizioni a questi percorsi.

Vengono, inoltre, costituite “reti di coordinamento di settore e territoriali”, per condividere laboratori e favorire gemellaggi tra fondazioni di Regioni diverse.

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