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26/01/2023

Osservazione della Terra: due i satelliti COSMO-SkyMed CSG italiani in orbita

Le competenze nazionali. Si punta a una rete di strumenti per servizi di monitoraggio più efficienti

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Cosmo-SkyMed rappresenta la prima missione di Osservazione della Terra concepita per scopi sia civili, sia militari. E sono da poco diventati due i satelliti COSMO-SkyMed di Seconda Generazione dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e del Ministero della Difesa.

Il secondo satellite Cosmo-SkyMed è infatti ufficialmente accessibile dallo scorso ottobre.

Un traguardo con cui è stato raggiunto quindi il primissimo obiettivo dell’Agenzia Spaziale Italiana e del Ministero della Difesa, che ne hanno promosso, finanziato e diretto l’intero programma di sviluppo nel ruolo di committenti.

(Immagine @Thales-Alenia-Space)

La Constellation of satellites for the Mediterranean basin observation (Cosmo-SkyMed) di seconda generazione è una costellazione satellitare che garantisce la continuità operativa di servizi di osservazione Synthetic-aperture radar (Sar) attualmente forniti dai quattro satelliti Cosmo-SkyMed di prima generazione, lanciati tra il 2007 e il 2010 e in aggiunta offre l’operatività in banda X, che li rende in grado di vedere anche in assenza di luce solare.

Attraverso la costellazione COSMO-SkyMed di Seconda Generazione (CSG) l’utenza civile e quella militare hanno dunque a disposizione i servizi di Osservazione della Terra grazie a satelliti che sono in grado di garantire miglioramenti significativi rispetto alla prima generazione, sia in termini di prestazioni che di qualità delle immagini, che di efficienza dei servizi forniti e longevità operativa.

Così l’Italia potrà continuare il lavoro che le permetterà di dotarsi di una propria costellazione per l’osservazione della Terra tra le più avanzate al mondo Con applicazioni a 360 gradi che spaziano dal monitoraggio delle città all’agricoltura di precisione, fino all’individuazione di abusi edilizi o al controllo del patrimonio artistico e culturale.

Fondamentale per la riuscita dell’operazione e dell’intero programma il contributo dell’industria nazionale: Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), è infatti responsabile della realizzazione del segmento spazio e del sistema End to End; Telespazio, joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%), si occupa del Segmento di Terra, della logistica e delle operazioni;Leonardo, infine, contribuisce allo space segment, fornendo i sensori di assetto stellare per l’orientamento del satellite, i pannelli fotovoltaici e le unità elettroniche per la gestione della potenza elettrica.

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