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27/02/2025

Ricerca, un nuovo passo avanti per l’immunoterapia di CheckmAb

Dalla collaborazione tra l’ex spin-off UniMi e Boehringer Ingelheim un nuovo anticorpo monoclonale

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Ha raggiunto un altro traguardo nello sviluppo di terapie antitumorali CheckmAb, la S.r.l. nata come spin-off dell’Università Statale di Milano e dell’Istituto Nazionale di Genetica Molecolare “Romeo ed Enrica Invernizzi” (INGM), a partire dall’intuizione dei docenti UniMi Sergio Abrignani (Patologia generale) e Massimiliano Pagani (Biologia molecolare).

Grazie alla consolidata collaborazione con Boehringer Ingelheim e al lavoro del team di ricerca della società, coordinato dal Chief Scientific Officer Renata Grifantini, CheckmAb sta sviluppando un anticorpo monoclonale per l'immunoterapia dei tumori che non interferisce con altre funzioni del sistema immunitario. Un risultato possibile grazie alla recente estensione della collaborazione di ricerca che, prevista dall’accordo di licenza annunciato nel marzo 2023, permetterà di passare alla fase clinica.

L’immunoterapia dei tumori ha fornito significative opzioni terapeutiche ad alcuni pazienti oncologici, sebbene molti di loro non rispondano a questo tipo di trattamento. L’anticorpo oggetto dell’accordo di licenza bersaglia selettivamente i linfociti T regolatori infiltranti il tumore (TI-Treg) senza influenzare altre cellule immunitarie al di fuori del tumore, aprendo quindi la strada alla possibilità di migliorare l’efficacia terapeutica nei pazienti e di superare alcune delle limitazioni degli attuali inibitori dei checkpoint immunitari.

L’attività di CheckmAb è focalizzata sullo sviluppo di anticorpi monoclonali diretti contro nuove molecole selettivamente presenti sulla superficie di linfociti infiltranti i tumori e non sui linfociti del resto dell’organismo: anticorpi che, a parità di efficacia, dovrebbero indurre molti meno effetti indesiderati di tipo autoimmune degli attuali anticorpi usati per l’immunoterapia dei tumori.

Ora, in base all’estensione dell’accordo di licenza con Boehringer Ingelheim, CheckmAb potrà raggiungere ulteriori traguardi di ricerca, sviluppo e commerciali fino a 240 milioni di euro, oltre a royalty sulle potenziali vendite di qualsiasi terapia derivante dalla collaborazione e dalle licenze. 

”CheckmAb è un ottimo esempio di come la ricerca accademica possa essere tradotta in attività d’impresa e creare valore – commentano Sergio Abrignani e Massimiliano Pagani –. Grazie a questa rinnovata collaborazione con Boehringer Ingelheim, possiamo continuare a portare avanti le nostre ricerche sulle immunoterapie contro i tumori, a vantaggio soprattutto di quei pazienti con tumori avanzati che hanno dovuto interrompere la terapia a causa di eccessivi e intrattabili eventi autoimmuni”.

Nato nel marzo 2018, CheckmAb si basa su un brevetto (derivato appunto da idee e attività di ricerca di Sergio Abrignani e Massimiliano Pagani), ed è stata inizialmente finanziata da un fondo di Venture Capital italiano, oggi gestito da Primo Capital sgr. 

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