Viene chiamata “produzione intelligente”, coinvolgerà aziende locali e permetterà di sfruttare i flussi di dati ricavati dalle abitudini di acquisto degli utenti per orientare i volumi e la qualità della produzione, in un processo sempre più digitalizzato. Questo il cuore della nuova fabbrica intelligente del player dell’e-commerce cinese Alibaba svelata a metà settembre a Hangzhou: di fatto una svolta, il primo passo del colosso Alibaba Group all’interno del modo della produzione.

Intelligenza artificiale, Internet of Things e Cloud Computing sono i pilastri su cui si basa la Xunxi Digital Factory, costruita per personalizzare il processo di produzione rendendolo più razionale in funzione della richiesta.

Le aziende partner con cui lavora Alibaba potranno così ridurre i volumi di magazzino, con conseguenti benefici dal punto di vista economico. I dati comunicati da Alibaba stimano un aumento dell’efficienza produttiva dal 25% fino a una media del 55%, riducendo anche i volumi di invenduto che pesano per circa il 30% sulle perdite di un settore, quello manifatturiero cinese, che vale circa 4 mila miliardi di dollari.

Per la fase iniziale del progetto, la nuova factory collaborerà con compagnie del settore abbigliamento e moda integrando direttamente nella fase produttiva le informazioni digitali relative alle previsioni di vendita e alle preferenze degli utenti. Una fabbrica dalla portata innovativa rivoluzionaria, dunque, secondo la precisa strategia che il fondatore di Alibaba, Jack Ma, aveva già dettato nel 2016 per innovare il tessuto produttivo e commerciale cinese attraverso sviluppo e ricerca nell’ambito dei settori di vendita, produzione, finanza, tecnologia ed energia.

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