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    Covid-19, a fine aprile test sull’uomo per un vaccino italo-inglese

    La ADVENT-IRBM di Pomezia e Oxford University: a settembre possibile impiego per categorie esposte

    di Redazione Open Innovation | 15/04/2020

Sono circa 50 i vaccini su cui ricercatori di tutto il mondo stanno lavorando per creare un metodo efficace di prevenzione al contagio da Covid-19, nei tempi più rapidi possibili. Tra quelli in fase più avanzata ce n’è uno sviluppato a Pomezia dall’azienda italiana ADVENT-IRBM, che ha annunciato insieme a uno dei centri di ricerca più importanti al mondo, lo Jenner Istitute della Oxford University, l’avvio della sperimentazione clinica su 550 volontari sani in Inghilterra a partire già dalla fine di aprile.

Il vaccino utilizza una piattaforma simile a quella usata contro Ebola, con lo sviluppo da parte della Advent-Irbm di Pomezia del cosiddetto ‘vettore’ e, da parte dello Jenner Institute della Oxford University, della proteina con cui il coronavirus penetra nella cellula, la spike. Se i test si confermeranno positivi il vaccino potrà essere disponibile in forma ridotta già a settembre, anche prima delle autorizzazioni delle agenzie del farmaco grazie a speciali procedure che si possono adottare in fase di emergenza quando risulta evidente che un determinato farmaco non è dannoso e può generare un prezioso aiuto per il contenimento dell’epidemia.

Per l’impiego su larga scala sarà comunque necessario aspettare alcuni mesi, e arrivare almeno all’inizio del 2021: in prima battuta il vaccino potrebbe essere utilizzato per personale sanitario e forze dell’ordine, tra le categorie più esposte, per poi ragionare sull’eventuale espansione del panel di beneficiari in funzione delle risposte e delle approvazioni degli enti regolatori.

Un recente articolo pubblicato sulla rivista Science ricorda che attualmente sono cinque i vaccini già in sperimentazione contro il Covid-19: un dato importante e positivo a dimostrazione del grande lavoro portato avanti dal mondo scientifico non solo nella ricerca specifica di una cura o un vaccino, ma anche nella gestione di tempistiche molto stringenti dettata dall’emergenza che il mondo sta vivendo.

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