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    Dall’ ISS ok alle mascherine made in Lombardy: si punta a produrne 1 mln al giorno

    Equiparate alle chirurgiche: il progetto di riconversione della Fippi (Rho) con Regione e Politecnic

    di Redazione Open Innovation | 08/04/2020

Fondata nel 1970, tra le prime aziende europee produttrici di pannolini per bambini a marchio del distributore, la Fippi di Rho è anche una delle protagoniste della riconversione a produzioni legate all’emergenza Covid-19. La ditta è la prima azienda di una filiera lombarda ora autorizzata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) a produrre mascherine certificate, fondamentali per la prevenzione del contagio.

L’obiettivo è la realizzazione di circa un milione di mascherine al giorno.

Un contributo importante al fabbisogno del territorio lombardo: Regione Lombardia lo ha quantificato in 5 milioni di pezzi al giorno, di cui 900 mila per la protezione del personale delle strutture sanitarie.

Il progetto di riconversione, realizzato grazie alla collaborazione con Regione, Politecnico di Milano e Confindustria è nato dall’esigenza di protezione, prima di tutto, dei dipendenti della stessa Fippi e vede come protagonista il materiale testato dal Politecnico di Milano, che ha confermato un potere filtrante superiore a quello delle mascherine chirurgiche certificate.

Dopo un primo tentativo realizzato utilizzando un altro materiale, la Fippi ha dunque individuato insieme a Regione Lombardia e il Politecnico la base di partenza adatta alla produzione di mascherine con la corretta capacità filtrante.

Per giorni poi si è atteso che tale novità ricevesse il via libera delle autorità competenti, che equiparasse la nuova produzione a quelle di mascherine chirurgiche certificate L’ISS ha confermato la rispondenza del prodotto alla normativa tecnica “Mascherine facciali ad uso medico - requisiti e metodi di prova”, ai requisiti di biocompatibilità e di produzione implementata secondo un sistema di gestione di qualità.

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