Il computer ad altissima tecnologia e capacità di calcolo alla base di Exscalate, ‘biblioteca chimica’ di 500 miliardi di molecole, in grado di valutare più di tre milioni di molecole al secondo, ha individuato le prime 40 che potrebbero avere la possibilità di fermare Covid-19.

Il supercalcolatore, di cui abbiamo già raccontato qui a proposito del Consorzio internazionale guidato dall’azienda farmaceutica Dompé di Milano al Cineca di Bologna sta analizzando il comportamento delle proteine che consentono a Covid-19 di replicarsi: test che potrebbero essere di fondamentale importanza per la realizzazione di nuovi farmaci.

Queste prime 40 molecole, individuate dal calcolatore capace di eseguire milioni di miliardi di operazioni al secondo, dovranno ora affrontare una serie di test in laboratorio e biologici, necessari per la creazione di una sostanza adatta a neutralizzare il virus che potrà essere sintetizzata all’incirca nella seconda metà dell’anno.

Exscalate, una volta sequenziato il virus, ha la capacità di mettere in relazione le proteine che sostengono lo sviluppo di Covid-19 con un panel di 500 miliardi di molecole farmacologiche (l’analisi di una molecola comporta solitamente una durata di quattro mesi), con una riduzione esponenzialmente dei tempi: dopo solo un mese di lavoro è stato analizzata circa la metà dell’intera ‘biblioteca’.

Dopo gli ulteriori test, per le molecole che avranno superato tutti gli step di valutazione sarà avviata la validazione per l’utilizzo umano, ma nel frattempo il super calcolatore continuerà il suo lavoro di censimento con la possibilità, tra circa un mese, di avere ulteriori e positivi risultati. Uno strumento di grande importanza in particolare nelle situazioni di emergenza, dove le tempistiche sono particolarmente strette così come la necessità di procedere velocemente e in modo efficace nell’attività di ricerca.

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