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    Finanza Decentralizzata, ecco l’ultimo fenomeno abilitato dalla Blockchain

    La DeFi è una versione automatizzata di alcuni strumenti finanziari: vale 4,3 miliardi di dollari

    di Redazione Open Innovation | 24/08/2020

Da qualche tempo si è invertita una tendenza che aveva visto un declino inesorabile delle criptovalute, in seguito allo scoppio della bolla dei BitCoin che aveva generato un crollo fino al 90% del valore delle monete digitali. Alcuni esperti danno il merito di questa ripresa alla DeFi (Decentralized Finance), fenomeno speculativo ad alto rischio nato e sviluppato a partire dalla tecnologia Blockchain.

La DeFi sfrutta le piattaforme che offrono servizi finanziari e che vivono soprattutto sulla Blockchain della moneta virtuale Ethereum, attraverso cui è possibile acquistare monete digitali che seguono l’andamento del dollaro, del petrolio o dell’oro, o anche le chance di Donald Trump di essere rieletto. È addirittura possibile ricevere un prestito in base alla propensione al rischio dove tutto è regolato da Smart Contractscontratti che si eseguono automaticamente nel momento in cui le condizioni sottoscritte dalle parti vengono soddisfatte –, eliminando controlli e intermediari.

La DeFi può rappresentare quindi un’opportunità per alcune persone escluse dai tradizionali strumenti finanziari, ma presenta anche i rischi connessi a facili guadagni e a strumenti alternativi oltre al conosciuto ‘effetto bolla’: il valore economico depositato nei vari servizi DeFi ha infatti superato il miliardo di dollari nei primi giorni di giugno 2020 e da allora è più che quadruplicato, toccando quota 4,3 miliardi ad agosto. È necessario osservare l’evoluzione dello strumento e del suo utilizzo per capire come possa essere sviluppato, forse anche nella direzione di servizi di mutui e assicurazioni.

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