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    Joint Lab, a Bergamo un laboratorio di robotica e meccatronica per le aziende

    Da IIT e Consorzio Intellimech un contributo per la ripartenza grazie a innovazione e ricerca

    di Redazione Open Innovation | 24/07/2020

Prende corpo l’accordo siglato tra l’Istituto Italiano di Tecnologia e il consorzio di ricerca meccatronica Intellimech per la creazione di JoiNT Lab – Robotic Intelligence League Bergamo, un laboratorio di congiunto dedicato alla robotica e alla meccatronica e alle loro applicazioni in ambito industriale.
Bergamo, tra le zone più colpite dall’emergenza Coronavirus, è il cuore di questa iniziativa: sarà infatti nel campus Kilometro Rosso che verrà allestita la sede operativa di Joiint Lab e proprio questo luogo potrà essere uno dei protagonisti di una ripresa che punta sull’innovazione.

I due partner non lavoreranno soli: il progetto è stato ideato con Confindustria Bergamo, Kilometro Rosso e Università di Bergamo che daranno un sostegno concreto all’iniziativa, così come nove realtà del territorio aderenti al Consorzio Intellimech (ABB, Brembo, Cosberg, Elettrocablaggi, Fassi, Giovenzana International, SDF, SIAD, Valtellina).

I protagonisti di questo ambizioso progetto da 5,2 milioni di euro saranno 25 tra ricercatori, ingegneri, dottorandi e specialisti di primo livello che svolgeranno le attività con la supervisione di alcuni dei ricercatori ITT tra i più attivi nella ricerca sui sistemi robotici avanzati a livello internazionale: Antonio Bicchi, Nikolaos Tsagarakis e Arash Ajoudani.

Tra i primi obiettivi, lo sviluppo di una piattaforma di Embodied Artificial Intelligence (EAI), che troverà applicazioni sul campo secondo le indicazioni delle imprese partecipanti al progetto. Successivamente, procedendo a integrare le tecnologie più avanzate e a valorizzarle in contesti industriali, sarà possibile sviluppare tecnologie che troveranno applicazione in diversi settori del manifatturiero e principalmente nella manipolazione, controllo remoto, movimentazione, esoscheletri, sistemi di visione.

Importante e strategico sarà anche lo sviluppo di metodi di smart working per il controllo degli impianti industriali: se dovesse presentarsi nuovamente una situazione di crisi e di emergenza sanitaria, sarà così possibile mantenere operative le attività produttive senza alcun rischio per i lavoratori.

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