• Notizie

    La startup milanese Nireos nel progetto Ue SimDome da 4 milioni

    Obiettivo, simulare reazioni chimiche grazie a dispositivi elettrorganici

    di Redazione Open Innovation | 29/03/2019

A un anno dalla sua nascita Nireos, la startup cresciuta all’interno del Politecnico di Milano, incubata in Polihub specializzata nello sviluppo e commercio di prodotti high tech nel settore della fotonica e della spettroscopia, è divenuta parte del progetto ‘SimDOME’. La sua tecnologia, che consente di generare, controllare e analizzare la luce, permette di studiare le proprietà delle sostanze e sarà messa al servizio del progetto europeo che nei prossimi quattro anni coinvolgerà tre università e tre aziende in un consorzio finanziato con un fondo europeo di 4 milioni di euro. Obiettivo, brevettare e lanciare un prodotto software-hardware universale per simulare, modellare e studiare le reazioni chimiche.

Il finanziamento dell’UE intende così colmare un vuoto nel mercato. Esistono già software computazionali creati ad hoc per ottimizzare le simulazioni di reazioni chimiche. Tuttavia sono stati sviluppati solo in ambiti locali, in centri universitari o di ricerca distinti, che hanno adottato approcci diversi. Manca cioè uno standard comune, ma soprattutto manca un prodotto intuitivo adatto a essere utilizzato anche in ambiti industriali e non necessariamente da personale specializzato.

Il primo passo del progetto SimDOME mira allora a creare un software comune, potenzialmente adottabile a livello globale. Una volta sviluppata l’interfaccia, il compito passa alla startup milanese. Nireos dovrà integrarla nei propri hardware, sviluppando un dispositivo che avrà come prime ‘cavie’ proprio le aziende partner del progetto. I potenziali destinatari del nuovo prodotto potrebbero essere aziende farmaceutiche o inserite nel settore della biochimica, ma anche società nella branca dell’optoelettronica, interessate a dispositivi elettrorganici che interagiscono con la luce.

Alla fine della ‘fase test’ si dovrebbe giungere a un prodotto finale, brevettato e commercializzato, che potrebbe avere le sembianze degli spettrometri e interferometri già progettati da Nireos: compatti, robusti, ma soprattutto facili al punto da soddisfare quello standard nel mercato fino a ora mai realizzato.

CONDIVIDI
I nostri canali social