Il tasso di occupazione per un diplomato di master è dell’88,6% a un solo anno dal conseguimento del titolo, in crescita del 6% in dodici mesi, e nel 64% dei casi lo stage è una certezza.
I dati 2020 della V indagine AlmaLaurea sulla Condizione occupazionale dei Diplomati di master certificano che il mondo della formazione sta cambiando rapidamente anche a causa dell’emergenza Covid-19 e l’importanza di perfezionare gli studi e di indirizzare fin da subito la propria carriera è diventato un fattore ad alta rilevanza per l’intero percorso professionale.
Il report di AlmaLaurea - Consorzio Interuniversitario che rappresenta 76 Atenei e circa il 90% dei laureati complessivamente usciti ogni anno dal sistema universitario italiano -
ha coinvolto 12.033 diplomati del 2018 che hanno conseguito il titolo in uno dei 23 atenei italiani aderenti e che sono stati contattati a un anno dal conseguimento del titolo.
Tra le indicazioni significative, il fatto che il 55% di chi ha concluso un master post-laurea dichiara che è uno strumento efficace per trovare lavoro, ma non solo: lo stipendio d’ingresso è più alto del 33%.
In questo periodo sono in partenza circa 3 mila corsi di master tra università pubbliche e private, atenei telematici e centri di formazione privati con materie che spaziano dalla finanza al management con diverse specializzazioni. Nella fase post-lockdown le formule di partecipazione ai master sono molto cambiate e gli studenti assistono e interagiscono durante lezioni a distanza, con orario part-time o nel weekend.
Nell’ultima indagine AlmaLaurea realizzata nel 2019 sono inoltre evidenti le buone performance dei diplomati di master, per i laureati invece i tempi si allungano: solo dopo cinque anni dal titolo i laureati di secondo livello raggiungono un tasso di occupazione pari all’86,8%, che rappresenta un valore comunque ancora inferiore a quanto rilevato per i diplomati di master a un anno dalla conclusione del corso.
In allegato il report completo.
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