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    San Matteo di Pavia, il primo laboratorio clinico italiano di stampa 3D inaugura con Sala

    Il vicepresidente di Regione: “Il nostro Premio ‘Lombardia è ricerca va proprio in questa direzione”

    di Redazione Open Innovation | 31/10/2018

Modelli anatomici in 3D, a disposizione degli specialisti per pianificare in modo più preciso gli interventi chirurgici, ma anche per insegnare o far esercitare i giovani medici. Questo offre, unico in Italia e tra i pochi a livello internazionale, 3D4Med, primo laboratorio clinico di stampa 3D realizzato al piano terra della torre B del Policlinico San Matteo di Pavia.

Un’eccellenza da poco inaugurata dal vicepresidente di Regione Lombardia e assessore alla Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala.

 

UNA COLLABORAZIONE PREZIOSA

Il laboratorio nasce dall’incontro tra competenze ingegneristiche e mediche. Le prime sono state assicurate dal Dipartimento di ingegneria civile e architettura dell’Università di Pavia, che con il supporto dal professor Ferdinando Auricchio ha attivato da lungo tempo una collaborazione con la Chirurgia seconda del San Matteo, diretta da Andrea Pietrabissa.

“Non è un caso che sia nato proprio in Lombardia il primo laboratorio clinico di stampa 3D - ha commentato Sala -. Un grande successo, grazie al lavoro del Policlinico San Matteo in
collaborazione con l’università di Pavia. Quando si lavora in team, non è precluso alcun risultato”.


3D4Med permette la realizzazione di modelli anatomici a partire dalle immagini di Tac o Risonanze magnetiche: in base a queste viene infatti elaborato un modello virtuale, che poi viene stampato e diventa un supporto prezioso nella preparazione di interventi, come nella comunicazione tra medici e pazienti.

I modelli anatomici possono riprodurre qualsiasi organo umano, ma a Pavia si utilizzano soprattutto quelli per le operazioni di chirurgia addominale, vascolare, ortopedica, otorino-laringoiatrica, maxillofacciale.

Non solo: il nuovo laboratorio consentirà anche lo sviluppo di strumentazione per il singolo paziente e prototipi di prodotti innovativi. Una delle ragioni dell’enorme successo della manifattura additiva ovvero della stampa in 3D sta proprio nella possibilità di creare pezzi singoli o in numero molto limitato, opzione finora minoritaria se non impossibile con i metodi di produzione tradizionale, per ovvie ragioni economiche.

Il laboratorio permette dunque di realizzare prodotti ad alta complessità geometrica con costi e tempi nettamente inferiori rispetto alle tecnologie tradizionali. È evidente che le applicazioni in medicina possono essere moltissime. E certo, a possibilità di creare una serie di prodotto o strumenti medici a costi contenuti risponde a una crescente attenzione alla personalizzazione del piano terapeutico e assistenziale.

 

L’IMPEGNO DI REGIONE CON IL PREMIO “LOMBARDIA È RICERCA”

 

“Il nostro ‘Premio Lombardia è ricerca’ dell'8 novembre va proprio in questa direzione – ha sottolineato allora il vicepresidente Sala -. Premiamo le eccellenze che con le loro scoperte scientifiche, legate alla medicina personalizzata - ha aggiunto Fabrizio Sala - sono riuscite a raggiungere risultati incredibili per sconfiggere malattie rare”.

L’impegno di Regione per promuovere ricerca e innovazione, come leve fondamentali per il benessere dei cittadini e per la crescita del territorio, si esercita poi anche su altri fronti. Come quello del prossimo bando per finanziare progetti di ricerca, come ha spiegato Fabrizio Sala: “50 milioni di euro verranno destinati a 10-15 progetti che svilupperanno un brevetto e lo metteranno in moto sul mercato. Premieremo i migliori, che dovranno essere in grado di fare rete e collaborare con i centri di ricerca e con tutto il mondo accademico”.

 

UN RUOLO NAZIONALE PER IL SAN MATTEO

 

Del ruolo che il nuovo laboratorio potrà ricoprire a livello nazionale ha parlato invece Nunzio Del Sorbo, Direttore Generale del Policlinico San Matteo: “Come per ogni nuova tecnologia, anche la stampa 3D avrà bisogno di un percorso di inserimento strutturato nella realtà ospedaliera, che richiederà la formazione di nuove competenze, protocolli e stanziamento di risorse dedicate. La nascita di 3D4Med, rappresenta il primo passo di questo percorso. Il laboratorio rivestirà un ruolo strategico, mettendo la sua esperienza al servizio del Sistema Sanitario Nazionale, come guida a un’efficace introduzione della tecnologia di stampa 3D e delle competenze necessarie al suo utilizzo nel panorama clinico italiano e internazionale”.

 

 

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