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    Perché i genitori sono gli esperti degli assistenti vocali? Ce lo spiega una ricerca Google

    di Angela Di Massa

In un recente articolo di Sara Kleinberg, Head of Ads Research and Insights in Google, spiega i motivi per cui i genitori sono la categoria diutenti più assidua nell’utilizzo degli assistenti vocali.

Il primo dato riguarda il fatto che le persone con i figli utilizzano gli altoparlanti ad attivazione vocale regolarmente per certe attività: la creazione di promemoria, la gestione degli impegni, l’apprendimento di risultati sportivi, la ricerca di informazioni sui luoghi nelle vicinanze e l’utilizzo di strumenti come la calcolatrice. Tutti queste funzioni vengono svolte da circa il 70% dei genitori con cadenza settimanale rispetto al 51% delle persone senza figli.

La principale ragione consiste nel fatto che gli assistenti vocali permettono di fare più cose contemporaneamente. Provate a creare un promemoria con comando vocale mentre cucinate o fate altro, vi renderete conto di quanto sia facile. Questo perché parlare è più facile e veloce che digitare su una tastiera. Il 78% dei genitori infatti, dichiara che gli altoparlanti ad attivazione vocale sono ormai parte della routine quotidiana e che sono usati principalmente mentre svolgono più attività: ”Se parlo al telefono non riesco a cucinare o a fare altro con i miei figli. Grazie a questo strumento posso fare molte più cose: posso chiedergli qualsiasi cosa”, parola di mamma.
In secondo luogo gli viene riconosciuto la capacità di intrattenere i più piccoli di casa: aiutano a giocare, ascoltare barzellette, versi di animali, trovare risposte a domande interessanti, scoprire eventi storici, riprodurre contenuti. I genitori di oggi apprezzano molto questa tipologia di supporto.

Personalmente, da utente senza figli, uso frequentemente questa funzionalità da smartphone: interrogo il sistema sul meteo della giornata, fisso to-do list e promemoria, imposto la sveglia, chiedo indicazioni geografiche e attivo una riproduzione musicale.
Ancora più in generale, ritengo che molto più rapidamente stiano cambiando le modalità in interazione con i dispositivi digitali (parallelamente all’implementazione di intelligenza artificiale), e che una delle strade più promettenti sia quella dell’interazione vocale supportata da avanzati strumenti audio.

Cosa ne pensate? Qual è la vostra esperienza con gli altoparlanti ad attivazione vocale?

Reference
https://www.thinkwithgoogle.com/intl/it-it/canali-pubblicitari/tecnologia-emergente/perch%C3%A9-i-genitori-sono-utenti-esperti-degli-assistenti-vocali/?utm_source=Ux+Gazzettino+%7C+Newsletter&utm_campaign=411ad51958-EMAIL_CAMPAIGN_2018_03_23&utm_medium=email&utm_term=0_2375a8efeb-411ad51958-83141123

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1 contributo

Elga Apostoli

19/05/2018 alle 12:37

Per prima cosa mi si permetta una battuta: i genitori sono gli utenti più esperti perchè sono abituati a urlare cose contro qualcuno che speri comprenda e ti dia una risposta ma che spesso risponde con un "non ho capito" (e non parlo solo dei figli)!

Boutade a parte, devo dire che il quadro per quanto interessante è un po' inquietante sullo stato di salute delle famiglie; capisco che si sottolinei come certi sistemi aiutino nel multitasking imposto dalla gestione familiare, ma forse quest'ultimo rappresenta di per sé uno stile di vita da mettere in discussione. Ma capisco che sposto il tema troppo in là.

Tuttavia forse sarebbe interessante cominciare a progettare esperienze d'uso in cui tecnologie come il riconoscimento vocale non siano solo soluzioni "d'emergenza" ma cominciano a ricostruire un modo nuovo di utilizzare le tecnologie. Preferisco pensare a genitori che interagiscono tra loro e con i figlie e che, per le esigenze che hanno, interloquiscano con l'assistente vocale, in un clima rilassato e lento - perchè no? - riscoprendo il valore dela conversazione, del confronto tra sguardi. Perché oltre a liberare le mani, possiamo liberare anche i nostri occhi e un po' le nostre anime.

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