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    Ricerca, Regione sollecita innovazioni di supporto agli interventi chirurgici

    Approvato appalto pubblico pre-commerciale da 3 milioni per servizi di imaging

    di Redazione Open Innovation | 27/03/2020

Nuova azione di stimolo all’innovazione sul territorio da parte di Regione Lombardia, per dare risposta a fabbisogni medici espressi dalle strutture lombarde e rimasti però inevasi.

La giunta regionale infatti ha di recente approvato l’attivazione di un appalto pubblico pre-commerciale da quasi 3 milioni di euro, finanziato con fondi POR-FESR 2014-2020, per lo “Sviluppo dell’imaging nei sistemi di assistenza e supporto chirurgico”: un fabbisogno di innovazione tecnologica segnalato dalla Fondazione IRCSS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

Ora toccherà ad ARIA (Azienda Regionale per l’Innovazione e gli Acquisti), digital company di Regione, bandire la gara.

L’oggetto della gara

Nel caso specifico, le attività di ricerca richieste dovrebbero sviluppare sistemi in grado di:

- integrare i diversi software da cui provengono le informazioni relative al paziente, acquisite prima e durante l’intervento chirurgico;

- presentare tali informazioni su un supporto che permetta di visualizzarle all’interno del campo visivo del chirurgo (ad esempio tramite visori per realtà aumentata).

È prevista una durata della R&S di 24 mesi, di cui 6 per la prima fase e 9 per ciascuna delle due fasi successive. La dotazione finanziaria è di 2 milioni 989 mila euro.

Perché un appalto pubblico pre-commerciale

Lo strumento scelto è di per sé innovativo: l’appalto pubblico pre-commerciale permette alla pubblica amministrazione di sollecitare il mercato all’ideazione, progettazione, prototipazione e sperimentazione di nuove soluzioni tecnologiche, di cui sia stato evidenziato in modo preliminare il fabbisogno in base a una ricognizione puntuale di cui si è fatta carico Regione stessa.

Una consultazione aperta con il mercato lanciato lo scorso dicembre dall’amministrazione regionale ha infatti certificato che le innovazioni tecnologiche richieste dall’Istituto dei Tumori non sono attualmente disponibili.

Con questa procedura Regione condivide rischi e benefici della ricerca a costi di mercato, e la proprietà intellettuale/industriale delle scoperte rimane in capo alle aziende che rispondono al bando. Un modo per favorire nuovi sviluppi tecnologici che ancora non esistono sul mercato e dal grande impatto sul sistema economico e sociale territoriale.

I precedenti

L’intervento era stato preannunciato dal vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala, che aveva citato i due appalti pubblici pre-commerciali precedenti e altri strumenti innovativi utilizzati da Regione Lombardia nel suo intervento al convegno di ARIA  “Public Procurement 4.0”: qui una sintesi video.

 

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