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18/02/2025

PNRR e Centrali Operative Territoriali, il ruolo cruciale degli infermieri

Il loro numero al di sotto della media UE: le ricadute sulla riforma dell’assistenza sanitaria

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Le Centrali Operative Territoriali (COT) rappresentano uno dei focus fondamentali del PNRR in ambito sanitario per la riorganizzazione dell’assistenza territoriale in Italia. Grazie a un investimento di 280 milioni di euro (nell’ambito della Missione 6, Componente 1, Investimento 1.2.2), il target europeo di 480 COT pienamente funzionanti è stato raggiunto entro il 31 dicembre 2024, rispettando i requisiti necessari per ottenere la settima rata di finanziamento dall’Unione Europea.

Tuttavia, emergono importanti criticità che potrebbero compromettere l’efficacia di questa riforma. Sebbene il raggiungimento del target europeo rappresenta senza dubbio un passo avanti significativo, a oggi, la distribuzione regionale delle COT pienamente funzionanti non è stata ancora resa pubblica.

Inoltre, le COT già attive - 362 al 30 giugno 2024 - si trovano a dover gestire bacini di utenza più ampi (in conseguenza della riduzione del numero di COT inizialmente previsto a causa dei maggiori costi energetici e delle materie prime), con un conseguente aumento della pressione sui servizi e sul personale.

La piena operatività delle COT dipende allora dalla disponibilità di personale infermieristico qualificato, in particolare degli Infermieri di Famiglia e di Comunità (IFoC). Tuttavia, l’Italia presenta ancora un significativo divario rispetto agli standard europei, con 6,5 infermieri ogni 1.000 abitanti rispetto alla media OCSE di 9,8.

Sebbene siano stati stanziati 480 milioni di euro per il reclutamento degli IFoC, la carenza di personale sanitario, combinata con la scarsa attrattività della professione infermieristica, costituisce una minaccia concreta. Le COT, insieme a Case e Ospedali di Comunità, alla telemedicina e al potenziamento dell’assistenza domiciliare, costituiscono il cuore della riforma prevista dal DM 77.

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