Arriva dalla ricerca del Policlinico di Milano una nuova possibilità per chi soffre di Parkinson: poter ricevere modifiche della terapia a distanza dal proprio medico, attraverso un piccolo neurostimolatore cerebrale.
Per la prima volta in Italia infatti al Policlinico di Milano è stato impiantato in una paziente del Centro Parkinson e Parkinsonismi (ASST G. Pini-CTO) un nuovo neurostimolatore: il più piccolo sistema ricaricabile esistente, che dispone di funzioni innovative, in particolare la possibilità di essere programmato a distanza.
Per il Policlinico di Milano è la realizzazione di un progetto innovativo, una nuova frontiera della telemedicina per una cura sempre più personalizzata.
(credits: Policlinico di Milano)
L’introduzione nella pratica clinica di questo impianto, caratterizzato sia da dimensioni molto ridotte che dalla possibilità di controllo da remoto dei parametri di stimolazione, rappresenta un importante passo avanti nella gestione della malattia di Parkinson: grazie a questa tecnologia è possibile registrare e monitorare costantemente al domicilio l’attività cerebrale del paziente e modulare l’erogazione di corrente in base alle sue necessità cliniche. Questo garantisce una tempestiva riprogrammazione del dispositivo e migliora molto la qualità delle cure.
“Questo nuovo stimolatore cerebrale – spiega Filippo Cogiamanian, Direttore della Neurofisiopatologia del Policlinico di Milano – ci consente, grazie alla piattaforma di telemedicina integrata, di modificare da remoto i parametri di stimolazione in base alle necessità del paziente, riducendo la necessità di spostamenti, un aspetto cruciale per chi vive lontano dai Centri di riferimento”.
“L’intervento chirurgico di impianto di questo neurostimolatore, il più piccolo ora disponibile, è andato molto bene - racconta poi Marco Locatelli, Direttore della Neurochirurgia al Policlinico di Milano e Professore Associato all’Università degli Studi di Milano -, con un protocollo chirurgico ormai consolidato da anni di esperienza presso il nostro Centro: è stato eseguito con la paziente sveglia, perché è importante monitorare, quando possibile, l’attività cerebrale e l’immediata risposta alla stimolazione”.
“Questo neurostimolatore – sottolinea poi Salvatore Bonvegna, Responsabile della Neuromodulazione del Centro Parkinson e Parkinsonismi di Milano – completa le recentissime innovazioni tecnologiche nel campo della neuromodulazione ora disponibili per i pazienti con malattia di Parkinson, come la stimolazione cerebrale profonda di tipo adattativo, che hanno visto il Centro Parkinson e Parkinsonismi protagonista principale nel panorama internazionale”.
Questa novità si inserisce in una ormai ventennale collaborazione tra il Policlinico di Milano e il Centro Parkinson G.Pini-CTO che ha portato alla fondazione di Newronika, società nata come spin-off del Policlinico di Milano e dell’Università degli Studi di Milano, per la sperimentazione e implementazione clinica di nuovi paradigmi di stimolazione, come la stimolazione adattativa. Il lavoro pionieristico di Newronika e di altre aziende ha portato alla recente commercializzazione di dispositivi capaci di una stimolazione adattativa ora disponibili per tutti i pazienti.
Policlinico, Università Statale e Newronika sono stati partner del progetto Eloquenstim, finanziato dal bando Accordi per la Ricerca di Regione Lombardia.
La collaborazione tra il Policlinico di Milano e il Centro Parkinson e Parkinsonismi (ASST G.Pini-CTO) rientra nel progetto regionale lombardo di implementazione di reti Hub e Spoke per l’ottimizzazione della gestione di patologie croniche e complesse come la malattia di Parkinson, garantendo ai pazienti l’accesso a trattamenti all’avanguardia e un monitoraggio continuo e personalizzato delle terapie.
(fonte: sito del Policlinico di Milano)