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Pubblicato il 15/10/2025

Biopolimeri circolari per sostituire la plastica


Una start-up cleantech svizzera sviluppa e produce polimeri biobased e biodegradabili come alternativa immediatamente disponibile alle plastiche convenzionali. I materiali, basati su sottoprodotti dell’industria alimentare, sono elastici e personalizzabili nelle proprietà. Utilizzabili in settori come outdoor, moda, sport e automotive, contribuiscono a ridurre l’impronta di carbonio e l’inquinamento da microplastiche grazie alla loro biodegradabilità.

La start-up svizzera valorizza sottoprodotti dell’industria alimentare, normalmente considerati scarti, integrandoli in alte percentuali (dal 20% al 70%) all’interno di una matrice bioplastica. Questo approccio consente di modificare le proprietà del materiale e di sviluppare polimeri biobased e biodegradabili, offrendo soluzioni su misura per produttori e distributori. La tecnologia si basa sull’utilizzo di gusci di noce, noccioli di oliva e altri residui alimentari come bio-filler in elastomeri termoplastici (TPE), dando origine a granuli plastici elastici di alta qualità. Questi materiali sostituiscono gomme ed elastomeri fossili non biodegradabili e permettono di ridurre l’impatto ambientale: l’utilizzo di 1 tonnellata di materiale consente di risparmiare circa 500 kg di rifiuti plastici. I biopolimeri presentano prestazioni comparabili a TPU e PU convenzionali, con un assorbimento d’acqua limitato e la capacità di degradarsi in impianti di compostaggio industriale secondo la norma EN 14995. Studi indipendenti dimostrano che le microplastiche rilasciate sono completamente biodegradabili, con un tasso di degradazione di circa il 10% al mese. I granuli sono adatti a numerosi settori, tra cui moda, outdoor, utensili e giocattoli, e possono essere lavorati con le stesse tecnologie delle plastiche tradizionali (stampaggio a iniezione, stampaggio a pressa, stampa 3D), senza modificare i processi produttivi esistenti. L’azienda offre supporto tecnico e collabora con i produttori per l’integrazione ottimale dei materiali. La start-up è alla ricerca di partner per il co-sviluppo di prodotti e di collaborazioni con fornitori di sottoprodotti alimentari o scarti agricoli, al fine di strutturare filiere di approvvigionamento efficienti e rafforzare ulteriormente il modello di economia circolare.

Link pagina approfondimento: https://een.ec.europa.eu/nexteen/profiles/details/30ff3807-a9de-4d61-acd0-0190bfa15823

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