Gli obiettivi di Regione Lombardia per sfruttare al meglio la programmazione comunitaria dei fondi 2021-2027. E insieme, un resoconto della capacità di utilizzo delle risorse europee nel settennato che ora sta per chiudere, anche in risposta all'imprevista emergenza Covid-19: con numeri concreti, come i 362 milioni destinati a interventi contro la pandemia. Tra azioni di Ricerca e Innovazione, apparecchiature mediche, aiuti a PMI e imprese.
Di questo si è parlato all'evento annuale sui fondi SIE “Orizzonti di sviluppo: valori e innovazione per costruire il futuro” del 26 novembre, trasmesso quest’anno in live streaming su questa piattaforma dal meeting Job&ORIENTA Digital Edition ospitato dalla Fiera di Verona (clicca qui per la pagina dedicata all’evento, con le presentazioni dei relatori) .
Ne è emerso un dato su tutti: la grande centralità di R&I in un contesto complesso come quello attuale, e certo sempre più anche in futuro.
Lo ha spiegato, aprendo la giornata, il vice presidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala: “Questa emergenza sanitaria ci impone di ripensare i modelli di sviluppo ed ecco che Ricerca e Innovazione diventano strumenti fondamentali per la crescita della Lombardia e dell’intero Paese. L’Asse I del POR FESR destinato a Ricerca e Innovazione è passato da 350 milioni di euro a 540 milioni di euro, a dimostrazione del fatto che per noi rappresentano una leva fondamentale per la ripresa. Con il nostro bando “Call Hub” abbiamo generato 250 milioni di investimenti, coinvolgendo oltre 200 partner e con il Bando Covid, in tempi record, abbiamo utilizzato 7 milioni dai fondi POR FESR per progetti di ricerca su questo terribile virus. Grazie alle imprese lombarde, ai centri di ricerca e alle Università del nostro territorio, per aver fornito una risposta immediata con progetti innovativi e unici al mondo”.
I numeri della risposta all’emergenza Covid
L’importanza degli strumenti offerti dai fondi SIE è stata in effetti ribadita con forza dagli interventi che proprio tali fondi hanno permesso in risposta ai nuovi bisogni dettati dalla pandemia. Grazie ai una riprogrammazione delle risorse nel contesto della Coronavirus Response Investment Initiative, Regione Lombardia ha potuto mettere in campo 362 milioni di euro, di cui 193,5 milioni FESR e 168,5 milioni FSE.
Ovvero iniziative che nei due Programmi non avevano ancora prodotto spesa rilevante sono state trasferite a un programma complementare, liberando così risorse da destinare a forniture e apparecchiature sanitarie acquistate nella fase emergenziale; prestazioni straordinarie del personale sanitario; Cassa Integrazione in Deroga; contributi per l’accesso al credito delle PMI.
Horizon Europe e gli indirizzi strategici 2021-2027
All’analisi dell’impiego dei fondi SIE fino a oggi è seguita l’illustrazione della strategia di Regione per la programmazione comunitaria 2021-2027, i cui dettagli sono attualmente in discussione nelle istituzioni europee. A livello di R&I, ad esempio, il passaggio da Horizon 2020 al nuovo programma 2021-2027 Horizon Europe comporterà diversi cambiamenti.
Una novità interessante è ad esempio l’istituzione, all’interno di Horizon Europe, dell’European Innovation Council (EIC), pensato per sostenere innovazioni dirompenti in grado di creare nuovi mercati, grazie a un mix di sovvenzioni ed equity.
Dal canto suo, per il periodo 2021-2027 Regione Lombardia punta a rendere sempre più attrattivo, competitivo e resiliente il sistema socioeconomico del territorio, attraverso una forte spinta innovativa.
Per raggiungere questi obiettivi, Regione Lombardia ha già elaborato un Documento di Indirizzo Strategico (DIS) in cui identificare in modo innovativo le priorità di intervento della Politica di Coesione 2021-2027.
Si è partiti infatti da una lettura del contesto basata su un’analisi oggettiva e predittiva, grazie a una metodologia di intelligenza artificiale, selezionando cioè un set di indicatori quantitativi da indagare, al cui interno individuare gli indicatori più o meno performanti rispetto alla media europea e a quella delle Regioni “4 Motori d’Europa” (oltre alla Lombardia sono il Baden-Württemberg, la Catalogna, l’Alvernia–Rodano-Alpi) e i fattori che concorrono a influenzarne l’andamento positivo/negativo.
In questo modo si capirà come valorizzare i punti di forza e recuperare gli eventuali deficit; di conseguenza, quali potranno essere le azioni in grado di produrre innovazione, anche all’interno della pubblica amministrazione stessa.