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    Il Museo per la Storia dell’Università di Pavia si visita con la realtà aumentata

    Con una App l’Ateneo innova la fruizione del proprio patrimonio secolare

    di Redazione Open Innovation | 27/12/2018

Una guida virtuale che chiunque può interpellare semplicemente orientando il proprio smartphone o tablet. Si chiama “Museo storico Università Pavia” ed è la nuova App museale nata nei laboratori dell’Ateneo grazie al lavoro degli studenti del corso di Comunicazione digitale e multimediale. Uno strumento pensato per innovare la fruizione del museo per la Storia dell’Università di Pavia, gioiello fondato negli anni Trenta del Novecento per conservare e divulgare il secolare patrimonio storico-culturale dell’Ateneo.

L’applicazione, che ha beneficiato del contribuito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e di Regione Lombardia, una volta scaricata sul proprio dispositivo consente a ogni visitatore del Museo per la Storia dell’Università di scoprire le collezioni della struttura - due le sezioni principali, quella di Medicina e quella di Fisica - vivendo un’esperienza unica, in cui la realtà viene filtrata e si fonde con contenuti multimediali e digitali inediti.

La tecnologia utilizzata per sviluppare la App, infatti, è quella della cosiddetta realtà aumentata, che permette di sovrapporre alla realtà elementi digitali di ogni tipo, in questo caso semplicemente puntando la fotocamera del proprio smartphone verso alcune immagini di riferimento (in gergo tecnico AR marker), posizionate accanto agli oggetti in mostra.

In questo modo, oltre ad arricchire di contenuti virtuali l’esposizione di un museo come quello dell’Università di Pavia che espone le sue preziose collezioni in arredi originali sette-ottocenteschi, si va a personalizzare di fatto l’esperienza del singolo utente/visitatore senza, appunto, intaccare l’atmosfera peculiare del museo stesso, grazie a un apparato informativo discreto, ma allo stesso tempo di grande efficacia.

Dunque semplicemente inquadrando i vari marker con lo smartphone i visitatori potranno ammirare documenti non esposti, ma anche visionare filmati, ricostruzioni e storie legate alle collezioni del Museo. Partendo dagli oggetti esposti, l’App consente di visualizzare brevi descrizioni di strumenti e preparati, biografie di personaggi, storie nascoste, ricostruzioni tridimensionali del funzionamento di alcuni apparati, video realizzati dal personale del Museo Storico, da esperti della Fondazione Scienza e Tecnica di Firenze, nonchè dagli studenti del corso di Comunicazione digitale e multimediale e del Collegio Nuovo – Fondazione Sandra e Enea Mattei e persino dagli stessi visitatori.

L’applicazione, infatti, è pensata per ampliarsi e rinnovarsi nel tempo, proprio con il contributo degli utenti che vorranno accogliere l’invito a collaborare con il personale del Museo. La tecnologia scelta dall’Ateneo, ossia la realtà aumentata (Augmented Reality) permette infatti di non avere limiti relativamente al numero di contenuti caricabili. Portata alla ribalta dalle pellicole cinematografiche di fantascienza, la realtà aumentata oggi è molto diffusa anche grazie anche alla potenza degli smartphone in commercio.

 

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