Come accade annualmente, nelle scorse settimane le aziende del settore stanno pubblicando le loro analisi sull’anno passato e le previsioni per quello in corso tramite diversi canali, da articoli a interi report. Nei giorni scorsi ho avuto modo di partecipare ad un webinar in cui Fireye ha presentato il proprio report e le ricerche svolte da Mandiant, compagnia di consulenza parte di Fireye stessa che offre servizi di cybersecurity e che dispone di tecnologie di telemetria per il monitoraggio degli attacchi in tutto il mondo. Ecco alcuni dei punti principali toccati:
Ovviamente questi dati non servono ad inquadrare uno scenario ben più complesso e dinamico, ma permettono di dare una rapida occhiata ai recenti cambiamenti. Tuttavia, un elemento ricorrente in questi punti è evidentemente quello dell’awareness e della percezione del rischio.
Voi quanto siete consapevoli di quanto accade all’interno della rete che state utilizzando?
1 comment
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Luigi Rosati
09/06/2018 at 00:34
Io partirei proprio dall'ultima domanda, perché sono certo che molti di coloro che come me l'hanno letta hanno pensato: "che c'entra la mia piccola impresa o la mia dotazione professionale individuale? questa è roba da grandi aziende, non mi riguarda". Credo che questo sia uno dei problemi seri sul tema: il cambio di paradigma culturale che ci riguarda tutti. In un recente convegno ho ascoltato numeri incredibili: un consorzio di imprese del nord subisce 200 mila attacchi al giorno! A inizio anno erano "solo" 5 mila. Nella stessa sede si parlava di modelli di sicurezza che ormai escludono la gestione di dati e archivi sulle postazioni "end point" ovvero quelle individuali. Pc, tablet e smartphone gestite dai lavoratori lavorano solo in cloud e la gestione di file in locale è vietata perché l'operatore è troppo esposto e anche troppo poco affidabile.