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    Humanitas, l’AI per la diagnosi e la prevenzione del tumore al polmone

    Il percorso SMAC utilizza anche chirurgia robotica mini invasiva

    di Redazione Open Innovation | 12/12/2018

Intelligenza Artificiale per migliorare la diagnostica e chirurgia robotica mini-invasiva per curare le lesioni ai polmoni. Sono questi, associati ad altri strumenti di indagine clinica più usuali come TAC toracica e spirometria, le strategie innovative che insieme SMAC (Smokers Health Multiple Action), percorso dedicato alla diagnosi precoce e alla prevenzione del tumore al polmone e delle malattie polmonari in genere, messo a punto dagli esperti di Humanitas, l'ospedale e centro di ricerca di Rozzano (Mi).


Nei paesi europei e del mondo occidentale le principali cause del tumore al polmone sono il fumo di sigaretta e l’inquinamento atmosferico. I medici sono impegnati a livello di prevenzione e di diagnosi precoce, con l’obiettivo di ridurre l’incidenza e la mortalità causata da questa patologia.


“Negli ultimi anni l’incidenza e i nuovi casi di tumori al polmone sono in crescita, perché l’eta media è aumentata e anche perché le diagnosi sono sempre più raffinate e precoci – spiegano il professor Marco Alloisio, direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Toracica di Humanitas e la dottoressa Giulia Veronesi, Responsabile della Sezione di Chirurgia Robotica –. Nonostante questo, la mortalità è in diminuzione e la nostra fiducia cresce perché cresce la nostra conoscenza dei tumori, in particolare di quello che colpisce il polmone”.

Proprio da questa base scientifica sempre più approfondita e ampia è nato SMAC, pochi passi per una diagnosi precoce. Il programma di screening SMAC si rivolge a uomini e donne sopra i 55 anni, tendenzialmente forti fumatori o ex fumatori che hanno fumato almeno fino a quindici anni prima oltre 20 sigarette al giorno per molti anni. I potenziali pazienti saranno sottoposti a esami e analisi non invasive, che hanno l’obiettivo di individuare precocemente i tumori del polmone: una tac toracica a basso dosaggio, in grado di individuare piccoli noduli polmonari e una spirometria che quantifica il danno funzionale dell’apparato respiratorio (il percorso si completa poi con un’attività di prevenzione, supportata da psicologi).

Trovare eventuali lesioni polmonari allo stadio iniziale facilita, infatti, prognosi e cura anche perché, per la prima volta, i risultati dei vari esami saranno sottoposti all’analisi di un computer che sviluppa un sistema automatico di diagnosi dei noduli polmonari, distinguendo quelli benigni o maligni grazie alle tecniche dell’Intelligenza Artificiale.

Avere diagnosi così precise e tempestive consente di individuare tumori molto piccoli, allo stadio iniziale, che possono essere quindi trattati con una chirurgia mini-invasiva attraverso l’utilizzo di robot, tecniche permettono di risparmiare la maggior parte del polmone sano, di avere un recupero funzionale rapido e quindi una dimissione veloce per il paziente, oltre che di evitare dolorose operazioni.

 

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