“Stay-at-home economy”: più Web e tecnologia per limitare gli spostamenti
Sono passati pochi mesi da quando il mondo ha sentito per la prima volta pronunciare il nome del virus COVID-19, ma anche un così breve lasso di tempo è bastato per ribaltare completamente le nostre abitudini di vita e i paradigmi economici costruiti nell’ultimo decennio, sui quali si stava consolidando la vita di molte aziende.
Con la necessità di praticare un costante e attento distanziamento sociale, la sharing economy – che ha caratterizzato lo scenario di questi ultimi anni e che ha portato alla nascita di colossi come Uber e Airbnb – sta lasciando lo spazio ad una nuova “economia casalinga”, la cosiddetta “stay-at-home economy”, che consente alle persone di limitare gli spostamenti e la condivisione, grazie al Web e alla tecnologia.