Attraverso un’analisi della risposta del Sistema Sanitario Nazionale alla pandemia, si tracciano le prospettive della sanità in Italia nei prossimi anni e degli orizzonti di riforma
Negli ultimi mesi, il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è stato l’argine che si è frapposto tra i cittadini e la pandemia di COVID-19. Senza un sistema di istituzioni volte a garantire la salute pubblica, la capacità del Paese di contenere il virus e curare gli infetti sarebbe stata incommensurabilmente minore, permettendo al virus di esigere, in termini di vite umane, un prezzo ancora più caro.
La vocazione di tutela della salute pubblica del SSN è inscritta nel suo codice genetico: fin dalla creazione del SSN, la legge 833/1978 attribuisce allo Stato “profilassi delle malattie infettive e diffusive, per le quali siano imposte… misure quarantenarie, nonché gli interventi contro le epidemie…”.
Grazie immenso lavoro di analisi, infatti credo sia ineludibile inerimento del concetuo di prevenzione
A) ripristino della figura del Medico scolastico almeno fino dlla primaria di 1 grado 13 anni quindi nel quinquennio richiestaa università di più MMG
B) ripristino territoriale dei centri vaccinali che saranno costanti in futuro per politiche di informazione, educazione e prevenzioni pandemie e influenze stagionali
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Angelo Visigalli
16/01/2021 at 17:59
Grazie immenso lavoro di analisi, infatti credo sia ineludibile inerimento del concetuo di prevenzione
A) ripristino della figura del Medico scolastico almeno fino dlla primaria di 1 grado 13 anni quindi nel quinquennio richiestaa università di più MMG
B) ripristino territoriale dei centri vaccinali che saranno costanti in futuro per politiche di informazione, educazione e prevenzioni pandemie e influenze stagionali