Gli acquisti green rappresentano uno strumento fondamentale con cui la Pubblica Amministrazione può valorizzare e dare attuazione allo Sviluppo Sostenibile sul proprio territorio. Con una spesa di oltre 2 mila miliardi di euro all’anno su beni, forniture, servizi e opere - che rappresenta il 16% del PIL europeo - le autorità pubbliche possono utilizzare il loro potere d’acquisto per scegliere beni e servizi ecologici, dall’impatto ambientale ridotto per tutto il ciclo di vita.
Il Piano d’Azione regionale per gli Appalti verdi (PAR GPP) - formalizzato dalla Giunta regionale il 26 maggio 2020 - delinea il contesto politico e strategico all’interno del quale la Lombardia inquadra il proprio operato in tema di Green Public Procurement, a completamento degli obblighi di legge sugli appalti pubblici attualmente in vigore.
I contenuti
Oltre a ripercorre le tappe percorse dall’UE sul tema degli Appalti verdi, il documento (in allegato) ricorda come si parli oggi di “appalti pubblici circolari” ovvero improntati ai principi dell’economia circolare, qual è il contesto normativo a livello nazionale, le caratteristiche del contesto lombardo, l’arco temporale d’azione, i sei obiettivi operativi e le quattro linee d’azione in cui si suddivide il Piano regionale.
La partecipazione
Il Piano è stato predisposto grazie al proficuo confronto con i partner europei all’avanguardia nel campo del Green public Procurement all’interno del progetto Interreg GPP4GROWTH e realizzato con il prezioso contributo degli stakeholder lombardi nell’ambito del Tavolo del Patto per lo sviluppo.
Il Piano d’Azione GPP – inquadrato nel Protocollo lombardo per lo Sviluppo Sostenibile - rappresenta inoltre uno strumento attuativo importante nel dare concretezza agli obiettivi di sostenibilità, che saranno consolidati nella Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile, in corso di definizione.
Il sistema regionale allargato e le stazioni appaltanti del territorio lombardo saranno coinvolti in iniziative di sensibilizzazione e accompagnamento pratico volte alla riduzione degli impatti ambientali della macchina amministrativa, che coinvolgeranno anche i singoli dipendenti, in modo da garantire un rilevante effetto moltiplicatore.
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