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Vaccini, l’UE autorizza anche quello AstraZeneca sopra i 18 anni
Pubblicati i dati di fase 3 sul vaccino Johnson&Johnson: efficacia in media del 66%
di Redazione Open Innovation | 29/01/2021
Via libera alla somministrazione nei Paesi UE di un terzo vaccino, quello targato AstraZeneca. Primo ai nastri di partenza, il farmaco frutto dell’alleanza tra l’azienda anglo-svedese e l’Università di Oxford è stato alla fine approvato come terzo dall’EMA, l’ente regolatorio europeo.
L’autorizzazione dell’EMA è arrivata come annunciato il 29 gennaio, con una limitazione - sarà somministrato solo ad adulti, dunque sopra i 18 anni - e ancora qualche incognita sulla sua reale efficacia su una fascia di età particolarmente esposta, quella degli anziani.
Il vaccino, sperimentato su 24 mila persone, è stato infatti somministrato soprattutto alla fascia di età tra i 18 e i 55 anni: troppo pochi insomma gli anziani presenti nella sperimentazione di fase 3 per essere certi della protezione assicurata anche se - sottolinea l’azienda - una risposta immunitaria negli anziani vaccinati è stata comunque registrata.
Proprio per questo ad esempio l’agenzia tedesca per il farmaco ha previsto la somministrazione del vaccino anglo-svedese solo sotto i 55 anni di età. Il 30 gennaio si deve pronunciare anche l'AIFA, l'Agenzia italiana per il farmaco: può accogliere le indicazioni dell'EMA o aggiungerne di proprie, magari proprio in relazione all'utilizzo per gli over 65.
E ancora, non è chiaro se il vaccino AstraZeneca possa essere ugualmente valido contro le nuove varianti del virus Sars-Cov2, quella inglese, brasiliana o sudafricana, rispetto all’efficacia del 95% rivendicata dall’azienda per quel che riguarda le varianti già note.
Su questo punto “abbiamo chiesto all’azienda di fornire dati, come abbiamo fatto con le altre case farmaceutiche” ha spiegato la direttrice dell'Agenzia europea del farmaco Emer Cooke.
Il vaccino AstraZeneca richiede - come già quelli di Pfizer e Moderna - due somministrazioni per una piena copertura: in questo caso, l’intervallo tra le due dosi può variare da 4 a 12 settimane.
Ma la polemica maggiore legata al nuovo farmaco autorizzato riguarda le dosi promesse alla UE, e poi ridotte dall’azienda sulla base di una clausola che avrebbe limitato i rifornimenti a quanto AstraZeneca poteva garantire con il suo "best effort". Un punto a cui ha obiettato la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen, rendendo pubblico il contratto con AstraZeneca e rivendicando tutte le forniture promesse inizialmente: la clausola del "best effort" a suo dire interessava solo la fase precedente la produzione del vaccino.
Intanto sono stati pubblicati i dati di fase 3 relativi a un altro vaccino, quello della Johnson&Johnson: la sua efficacia è risultata in media del 66%.
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