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Al PoliMi c’è il simulatore di guida più avanzato al mondo: testerà l’auto del futuro
Per veicoli ecologici, sicuri, a guida autonoma. Da Regione 2 Mln, Sala: sostegno a filiera lombarda
di Redazione Open Innovation | 04/02/2021
Politecnico di Milano e Regione Lombardia hanno presentato l’installazione nel polo della Bovisa, il 3 febbraio 2021, del simulatore di guida dinamico DiM400, il modello più innovativo di simulatore di guida a oggi esistente sul mercato. Un’infrastruttura di grande valore economico, strategica per R&I in campo automotive, cofinanziata da Regione Lombardia e progettata e ingegnerizzata da VI-grade.
Per auto ecologiche, più sicure, innovative, autonome
Dunque nella sede Bovisa del Politecnico è ora a disposizione uno strumento unico per lo sviluppo della mobilità sostenibile: il simulatore di guida servirà, tra l’altro, per la progettazione e costruzione di nuovi veicoli ecologici, per lo sviluppo di componenti con impiego di materiali di nuova generazione. Inoltre sarà impiegato per le applicazioni relative alla dinamica del veicolo, l’ottimizzazione dei consumi e per verificare il funzionamento di sistemi di sicurezza attiva (Adas). Sarà utilizzato anche per applicazioni di guida autonoma. Anche lo sviluppo del motorsport sostenibile sarà infine possibile.
La filiera lombarda
Il sistema, costato 5 milioni di euro, di cui 2 milioni finanziati da Regione Lombardia, è la punta di diamante di un progetto promosso da Cluster Lombardo della mobilità e che ha l’obiettivo di creare un Polo al servizio delle aziende automotive del cluster regionale lombardo, quarto a livello europeo.
“Con questo accordo vogliamo mettere ricerca e innovazione al servizio della mobilità sostenibile e supportare concretamente la filiera lombarda dell’automotive” ha spiegato Fabrizio Sala, assessore all’Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione.
“La decisione di investire su questa infrastruttura – ha aggiunto – è nata da una precisa analisi di contesto. L’80% del valore dei veicoli dipende infatti dalla componentistica, cioè dalle tecnologie applicate dalle aziende che producono le diverse parti delle vetture. Questo è un settore che in Lombardia è molto sviluppato con oltre 1000 aziende nella filiera meccanica, plastica ed elettronica per l’automotive. Per questo i simulatori sono indispensabili per la progettazione e produzione di veicoli tecnologicamente avanzati. Offrono tra l’altro grandissimi vantaggi sia al mondo economico sia al mondo accademico. Averne uno, tra i più avanzati al mondo, proprio in Lombardia – ha concluso Fabrizio Sala – rappresenta quindi una grossa opportunità”.
Laboratori d’avanguardia
“Le infrastrutture sperimentali e i laboratori d’avanguardia – ha commentato Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano – sono elementi essenziali per la ricerca internazionale e lo sviluppo con le impese. Attraverso l’installazione del simulatore, il Politecnico di Milano si confronta con alcune delle maggiori realtà a livello internazionale, contribuendo a rendere l’area di Bovisa un ecosistema dell’innovazione in chiave europea. Questa è la dimensione alla quale punta l’Ateneo per affrontare le grandi sfide dei prossimi anni, prima fra tutte quella della mobilità”.
I vantaggi
Il primo vantaggio è la possibilità di dimostrare in ambiente sicuro e in modo concreto le potenzialità delle proprie innovazioni, prima di averle realizzate. Allo stesso modo, è possibile sperimentare e perfezionare tutti i sistemi avanzati di guida assistita (Adas) o autonoma.
Altrettanto importante è la possibilità di verificare l’interazione fra utenti della strada e infrastrutture, ad esempio la sensoristica per il traffico, prima che queste ultime siano costruite. Fondamentale è anche sviluppare studi sulla sicurezza della guida, ad esempio per disabili e anziani. Più in generale per l’interazione tra utenti deboli, veicoli e infrastrutture.
Una funzionalità, questa, particolarmente interessante in un’ottica di mobilità sostenibile per costruire un sistema dei trasporti capace di ridurre congestioni stradali, inquinamento e pericoli.
Infine, i simulatori sono uno strumento fondamentale per la didattica. Possono così essere insegnate in modo originale e immediato le questioni relative alla dinamica del veicolo ed alla interazione guidatore-veicolo-infrastruttura. È utile anche per insegnare le best practices relative alla guida. È possibile infine trattare anche la ricostruzione degli incidenti stradali.
Le caratteristiche tecniche
Il simulatore di guida è un sistema nel quale il conducente siede in un abitacolo realistico. Vede infatti su un grande schermo panoramico la scena che vedrebbe come se fosse su un veicolo reale. È immerso in un ambiente vibro-acustico simile a quello reale e utilizza i comandi del veicolo ricevendo i medesimi feedback che riceverebbe guidando realmente. L’abitacolo è mobile e il conducente – grazie ai movimenti del simulatore e ai sistemi attivi integrati, sedile e cinture – è sottoposto esattamente alle stesse forze a cui sarebbe sottoposto nella realtà, in conseguenza delle accelerazioni che il veicolo sviluppa per seguire il percorso impostato alla velocità desiderata.
Il sistema simulatore è quindi in grado di integrare e di rendere apprezzabile al guidatore come funzionano i diversi componenti meccanici, elettrici, pneumatici, idraulici, elettronici ed informatici che determinano le prestazioni del veicolo, e anche la sua connettività ambientale nelle varie condizioni operative.
Più possibilità di movimento
Il DiM400 presenta un innovativo sistema di movimentazione basato sull’utilizzo di cavi, che consente di ottenere un campo di movimento più esteso, esponendo il guidatore ad accelerazioni più alte e per un tempo maggiore. Inoltre, un nuovo componente denominato ‘hexalift’ permette di migliorare il movimento verticale aumentando la corsa disponibile, il che a sua volta conduce a una migliore sensazione di guida in casi di movimento combinato.
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