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Storie di innovazione
Credimi, una storia di innovazione del settore fintech
di Redazione Open Innovation | 07/07/2017
Credimi ha sede a Milano e anche molti dei suoi clienti più importanti vengono da Milano, da settori molto diversi e con fatturati che vanno dalle decine alle centinaia di milioni. Alcuni esempi: un’importante azienda di cybersecurity, un gruppo quotato di editoria digitale ed e-commerce e un’azienda che sta sviluppando una rete di franchising nella distribuzione di cialde di caffè.
Gianmarco, se dovessi definire la vostra idea imprenditoriale in un tweet, cosa diresti?
Credimi è un prodotto finanziario digitale, facilmente accessibile a ogni azienda, che grazie alla tecnologia permette di rendere liquido il capitale circolante in 48 ore.
Ci descrivi il gruppo di lavoro di Credimi?
Credimi è una start-up tecnologica, il team è formato da professionisti con esperienza in finanza, tecnologia, gestione d’impresa, gestione dei rischi, tutti diversi per background ed esperienze ma accomunati dall’entusiasmo per la tecnologia e la passione per il cambiamento; Credimi è stata fondata da Ignazio Rocco, uscito da BCG dopo 25 anni in ruoli di grande responsabilità, per dar vita a questa avventura imprenditoriale, avventura iniziata insieme a un gruppo di circa 15 giovani talenti, in gran parte tra i 28 e i 35 anni. Il Team possiede il 60% dell’azienda. Ignazio è un visionario positivo che crede fortemente che la tecnologia potrà migliorare la vita delle persone e delle imprese.
Qual è l’idea innovativa che contraddistingue la vostra startup? Qual è il valore aggiunto che porta nel vostro settore?
Sulla piattaforma di Credimi.com le imprese italiane possono presentare qualunque fattura verso altre aziende italiane per l’anticipo online, e vederla liquidata entro 48 ore, senza inviare o compilare alcun documento, e senza muoversi dal proprio ufficio.
I finanziamenti di Credimi creano risorse aggiuntive per la crescita, non vincolando la propria azienda alla lentezza di incasso dei crediti, e rendono più veloce, efficace ed economica la gestione del circolante, mobilitando risorse finanziarie che banche e società di factoring non permettono di liberare.
Credimi mette a disposizione un plafond creditizio per il finanziamento del circolante, in modo completamente gratuito – non si pagano commissioni di messa a disposizione, né di istruttoria, né alcun altro costo di iscrizione al servizio.
Credimi si paga solo ed esclusivamente in caso di utilizzo, cioè nel caso si decida di ottenere un finanziamento.
Il costo del finanziamento viene quotato immediatamente, in euro e in percentuale, un costo unico ed onnicomprensivo (nessuna istituzione finanziaria offre oggi questo tipo di trasparenza in italia)
Credimi è aperto al pubblico dalla fine di gennaio e nelle prime 20 settimane ha già ricevuto più di 600 richieste di finanziamento ed erogato 14 milioni di euro.
Credimi è usato da aziende grandi, medie e piccole di ogni settore, tipicamente aziende moderne e in crescita, attente a sfruttare i vantaggi tangibili offerti dalla digitalizzazione.
Com’è nata la vostra idea imprenditoriale e la decisione di formalizzarla in una startup?
Credimi è stata fondata da Ignazio Rocco, ex Senior Partner di BCG, insieme a un gruppo di giovani talenti, in gran parte tra i 28 e i 35 anni. La spinta principale è venuta dalla situazione del nostro paese dove il finanziamento su crediti commerciali vale quasi 600 miliardi più di un terzo del PIL, i tempi di pagamento sono i più lunghi d’Europa ed è sempre più difficile per la imprese accedere al credito. L’idea è confortata dal successo di piattaforme simili già presenti da alcuni anni nei mercati anglosassoni e in quello cinese soprattutto. Credimi è stata realizzata in tempi e modalità straordinarie, la piattaforma è stata sviluppata in pochi mesi totalmente in house come il modello di valutazione del rischio – sono state scritte più di 200K linee di codice proprietario. Abbiamo poi convinto un gruppo di finanziatori importanti della bontà dell’idea tanto che questi - cito alcuni di loro come i fratelli Benetton, Paolo Merloni, Nerio Alessandri tra gli altri - hanno investito personalmente 8,4M € in Credimi.
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