Trasformare il traffico intenso e inquinante in energia pulita riducendo, al contempo, velocità e quindi pericolosità dei veicoli. Sono questi gli obiettivi di Lybra, il dosso stradale intelligente sviluppato dalla startup lombarda Underground Power con la collaborazione del Politecnico di Milano.
Partendo dall’analisi dell’impatto del traffico automobilistico sull’ambiente, responsabile del 30% delle emissioni in atmosfera di CO2 e di un buon 60% del consumo globale di petrolio, l’azienda – attiva dal 2011 nel campo dell’energia rinnovabile – ha concentrato i propri sforzi nello studio delle tecniche di energy harvesting, i processi utili a raccogliere energia dall’ambiente e a convertirla successivamente in alimentazione elettrica, e nella loro possibile applicazione pratica mediante l’invenzione di nuovi prodotti.
È proprio durante queste ricerche, coordinate dall’ingegnere elettrico Andrea Pirisi, fondatore di Underground Power, e dal professor Riccardo E. Zich del Politecnico, socio e responsabile scientifico dell’azienda, che è nata l’idea di puntare su di un dispositivo capace di recuperare l’energia sprecata dai veicoli. L’idea si è poi concretizzata in Lybra, il dosso stradale che converte l’energia cinetica prodotta dalle auto durante la frenata in corrente alternata pronta all’uso, ad esempio per alimentare l’illuminazione stradale (con ovvi risparmi per gli enti locali).
LE CARATTERISTICHE
L’innovativo dissuasore di velocità riesce, quindi, a immagazzinare e rilasciare, in un secondo tempo, l’energia altrimenti destinata a disperdersi nell’ambiente e, oltre a ciò, a svolgere perfettamente la funzione di un normalissimo dosso, ossia rallentare il traffico in prossimità di rotatorie e incroci. Progettato in due anni, il dispositivo misura 1 metro di larghezza e 10 cm di altezza ed è realizzato in acciaio e gomma riciclata.
I primi moduli di Lybra sono stati ‘adottati’ da Auchan che li ha installati nei parcheggi di alcuni dei centri commerciali del Gruppo. Il debutto assoluto è avvenuto in quello di Rescaldina, alle porte di Milano, shopping center dove transitano in media 8.500 auto al giorno. L’eco-dosso, lungo 10 metri, ha permesso di produrre 100 mila chilowattora/anno: l’equivalente all’incirca dell’energia fornita da un impianto fotovoltaico da 80 kW (che con le tecnologie attuali occuperebbe una superficie di circa 400 metri quadri) oppure, se prendiamo come unità di misura’ il petrolio, di circa 19 tonnellate di greggio.
I PRIMI TEST
L’impianto per Auchan è costato circa 100 mila euro. Una cifra, è stato calcolato, ammortizzabile in sette anni proprio grazie ai risparmi garantiti dall’energia auto-prodotta. Ma è il Comune di Concorezzo, in provincia di Monza, il primo ente pubblico ad aver creduto in Lybra posizionando sei rallentatori intelligenti prodotti dalla startup di Paderno Dugnano a ridosso di una rotonda lungo la provinciale n. 2, arteria che collega Monza a Trezzo e che è una delle più trafficate della zona.
Secondo i produttori, il sistema Lybra è in grado di rallentare una vettura di 15 km/h in 15 metri, generando 1 kWh di energia elettrica ogni 100 auto. Se fosse installato in una rotatoria con un traffico medio di 10 mila veicoli al giorno, Lybra produrrebbe 100.000 kWh all’anno, cioè l’equivalente dell’energia utilizzata da 40 famiglie.
Numeri che hanno convinto in questi mesi anche Autovie Venete e Anas a testare il sistema lungo una corsia Telepass del casello di Cordignano (TV), sull’autostrada A28 Portogruaro – Conegliano. Con questo nuovo modulo si prevede di produrre circa 15 mila kWh in un anno, equivalenti a un risparmio sulla bolletta elettrica del casello di circa 3.500 euro.
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