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    Elezioni USA, le strategie di Facebook per prevenire fake e instabilità

    Contro interferenze sul voto del 3/11 e post fasulli se tardasse la proclamazione del vincitore

    di Redazione Open Innovation | 29/10/2020

Le accuse che sono state mosse a Facebook dopo lo scandalo Cambridge Analytica e la gestione delle fake news in relazione alle elezioni americane del 2016 hanno fatto sì che il social network si preparasse per tempo e con una reazione decisa a un appuntamento elettorale di rilevanza globale: le elezioni americane del prossimo 3 novembre.

Anche a partire dall’esperienza sviluppata da Facebook in relazione a più di 50 elezioni nel mondo.

Ad esempio, Facebook ha annunciato già a inizio settembre il blocco degli annunci pubblicitari a sfondo politico nell’ultima settimana prima del voto, una delle prime e più impattanti misure adottate, con lo scopo di prevenire la diffusione di false notizie da parte di uno dei contendenti senza avere il tempo di poter controbattere o contestare.

Attraverso la “libreria delle inserzioni” poi ogni utente può inoltre tenere traccia di tutte le pubblicità politiche attivate sulla piattaforma e capire, in maniera trasparente, chi le ha commissionate. Le inserzioni sono conservate per sette anni e, inoltre, gli inserzionisti politici devono rispettare anche un’ulteriore fase di controllo: dimostrare la loro identità e di operare dall’interno del Paese in cui vogliono mostrare le pubblicità.

Nella campagna elettorale in atto Facebook procederà anche ad etichettare come falsi o alterati i contenuti che proveranno a convincere gli utenti della vittoria elettorale di Trump o Biden prima che vi sia un vincitore ufficiale. La società si è detta pronta a gestire instabilità e incertezza che potrebbe derivare dai ritardi nella proclamazione di un vincitore ufficiale. Verranno bollate come falsità o informazioni fuori contesto con etichette speciali che, nel caso di una fake news, copriranno interamente il post.

Si tratta del resto di elezioni sentite e di fondamentale importanza per la stabilità degli Stati Uniti. Tanto che come ha spiegato Nick Clegg, capo della Security Policy dell’azienda, il team Facebook ha elaborato diversi scenari per il pre e il post elezioni facendo tesoro dell’esperienza acquisita in nazioni dove ci si potevano attendere disordini civili e generando un piano ad hoc per gli Stati Uniti.

 

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