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    Il nodo 'Data scientist' in Italia e la sfida di Politecnico di Milano e Microsoft

    Il nuovo laboratorio dedicato ad AI e Big Data per rispondere a un’emergenza

    di Redazione Open Innovation | 01/04/2019

Il mercato dei Big Data vive un’ascesa incessante, che va di pari passo con una digitalizzazione spinta delle professioni. Rimane il fatto che la domanda crescente di competenze nel settore informatico e delle nuove tecnologie fatica a ottenere una risposta qualitativamente e soprattutto numericamente soddisfacente.

Dal punto di vista occupazionale, come peraltro evidenziato nel recente rapporto redatto dall’Osservatorio del Politecnico di Milano, c’è insomma una forte e inevasa richiesta di specialisti della cosiddetta 'Data Analysis'. Sono le stesse imprese digitali italiane interpellate a segnalarlo: la difficoltà di trovare Data Scientist (rilevata dal 53% delle aziende) è uno dei principali freni allo sviluppo. C’è bisogno di formazione e ne è ben consapevole anche un colosso come Microsoft che ora punta sull’Italia per coltivare gli specialisti digitali del futuro.

Ospite del Politecnico di Milano, in occasione dell'evento “Artificial Intelligence and digital Skills, looking into the future of work”, il Chief Legal Officer di Microsoft Brad Smith ha infatti annunciato “l’intenzione di rafforzare la partnership con l’ateneo aprendo al suo interno un laboratorio dedicato a Intelligenza Artificiale e Big Data”, il terzo dopo i due avviati all’Università Federico II di Napoli e al Politecnico di Bari. Con questo nuovo investimento, Microsoft contribuirà a formare in collaborazione con CRUI (Conferenza Rettori Università Italiane), un totale di 100 nuovi Data Scientist.

La strategia Microsfoft e quella del PoliMi

All’interno dei corsi semestrali del Politecnico che già trattano Intelligenza artificiale e Data, i docenti integreranno moduli online ed esercitazioni per consentire agli studenti di sperimentare le tecnologie Microsoft, acquisendo ulteriori competenze specifiche che li renderanno più pronti alle sfide digitali del mondo del lavoro.

A chiusura dell’esperienza, infine, i partecipanti potranno sostenere alcuni esami del percorso di certificazione in Data Science promosso dalla multinazionale fondata da Bill Gates. “Intelligenza artificiale e Big Data sono tra le maggiori sfide tecnologiche e sociali alle quali siamo chiamati a far fronte – ha commentato Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano - sfide che trovano nella nostra Università un interlocutore attento sul fronte più avanzato della ricerca, su quello applicativo, su quello legato alla formazione e all’etica. Siamo orgogliosi di poter collaborare con imprese leader del settore che come noi sentono questa responsabilità e che con noi scommettono sul futuro dei nostri studenti”.

Il nodo competenze: i 135 mila posti futuri da coprire

L’iniziativa presentata da Microsoft fa parte di Ambizione Italia, programma formativo più ampio avviato a settembre 2018 per accelerare la trasformazione digitale tricolore, che fa leva sulle opportunità offerte da Big Data e Intelligenza Artificiale e che consiste in un percorso di formazione, aggiornamento e riqualificazione delle competenze, in linea con i nuovi trend tecnologici e le richieste del mercato del lavoro per contribuire all’occupazione e alla crescita del Paese. Nei primi quattro mesi sono stati coinvolti 200 mila professionisti: 43 mila hanno seguito corsi di formazione e 7 mila hanno ottenuto certificazioni Microsoft.

“In un momento storico di stagnazione economica, Big Data e Intelligenza Artificiale rappresentano un’opportunità enorme per il nostro Paese – ha sottolineato Silvia Candiani, Amministratore Delegato di Microsoft Italia -. Purtroppo l’Italia sconta un forte skills mismatch, ovvero un divario tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e quelle realmente disponibili. Mancano professionisti qualificati nel settore ICT dove nel 2020 si stima si apriranno 135 mila nuove posizioni che non potranno essere coperte. È indispensabile quindi investire nella formazione avanzata e aiutare i nostri giovani ad acquisire quelle competenze che serviranno per i lavori del futuro”.

Secondo l’Osservatorio Big Data Analytics del Politecnico,il valore complessivo del mercato italiano dei Big Data è pari a 1,4 miliardi (il 26 % in più dello scorso anno).

 

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