Tramandare la tradizione e unirla all’innovazione. Questo il desiderio di Lorenzo Radaelli, 27 anni, giovanissimo maestro liutaio che da pochi anni ha aperto la sua bottega a Concorezzo (Monza Brianza).

Di questo laboratorio spicca la grande vetrata, voluta da Lorenzo per permettere a tutti di vederlo all’opera. Un laboratorio, il suo, aperto al pubblico che mira a coinvolgere bambini e studenti, per avvicinarli non solo all’attività di liutaio ma anche alla musica classica. Un’attività, soprattutto, che il giovane vorrebbe internazionalizzare.

Il 26 settembre, Radaelli ha ricevuto la visita del vicepresidente e assessore alla Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione di Regione Lombardia, Fabrizio Sala. Con lui anche Gerry Scotti, nominato Ambasciatore per la Ricerca dal vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala lo scorso ottobre.

In questa veste, Scotti ha voluto incontrare a sorpresa Lorenzo nella sua bottega e gli ha consegnato un contributo personale di 5 mila euro, a supporto del suo desiderio di insegnare e tramandare questa arte anche oltre confine, aprendo gli orizzonti della sua piccola impresa artigiana ai mercati internazionali.

“L’intraprendenza di Lorenzo e la sua forza di volontà rappresentano in pieno quello spirito di innovazione che è alla base del nostro futuro – ha commentato il vicepresidente Sala –. Valorizzare eccellenze come lui rimane un nostro grande obiettivo, così come accendere i riflettori sui temi di sviluppo e innovazione legati alle tradizioni del nostro territorio”.

“La sua è una storia che ha subito stimolato la mia curiosità – ha spiegato invece Gerry Scotti -: guardare al futuro significa anche tenere in considerazione coloro che vivono per conservare i valori del passato, proprio come Lorenzo”.

“Ringrazio Gerry Scotti per l’impegno con cui sta svolgendo il ruolo di Ambasciatore della Ricerca e dell’Innovazione per Regione Lombardia – ha aggiunto Sala –, è un modo per sottolineare l’importanza di questi settori fondamentali per la crescita” ha concluso Sala.

Una passione nata a scuola

Quello di Lorenzo è un percorso di anni di studi intensi divisi tra Milano, Cremona e gli Stati Uniti. E quando gli si chiede come tutto è iniziato risponde: “È colpa di un trenino”. Un ricordo legato ai tempi delle scuole medie quando, durante il laboratorio di falegnameria, dovette costruire una locomotiva: allora nacque una passione per quest’arte, che non l’ha più abbandonato.

Lorenzo Radaelli si è detto commosso: “Chi si può mai aspettare che Gerry Scotti bussi al vetro del tuo negozio? È stata una sorpresa che porterò sempre nel cuore. Un grazie sentito a Gerry e a Regione Lombardia per quest’aiuto graditissimo, che mi permetterà di esportare la mia arte anche all’estero e di tramandare un mestiere così prezioso ai più giovani”.

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