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Nasce Repubblica Digitale, ecco gli obiettivi e come aderire
Un’iniziativa promossa dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale della PCM
di Marco Belardi | 28/02/2020
L'iniziativa
I servizi pubblici digitali dovrebbero essere accessibili davvero a tutti, nessuno escluso. Il rischio, in caso contrario, è che la trasformazione digitale del Paese finisca con l’avvantaggiare taluni cittadini – quelli digitalmente più educati e consapevoli – e con lo svantaggiare gli altri che, in Italia, sono ancora milioni.
Repubblica Digitale è un’iniziativa promossa dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri con l’obiettivo di accompagnare il processo di trasformazione digitale con una serie di azioni di inclusione digitale, finalizzate a abbattere ogni forma di divario digitale di carattere culturale.
L’iniziativa si articola in una serie di attività svolte in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati.
Perché Repubblica Digitale
Il Dipartimento per la Trasformazione Digitale lavora alla costruzione del“sistema operativo” del Paese, una serie di componenti fondamentali sui quali costruire servizi più semplici ed efficaci per i cittadini, la Pubblica Amministrazione e le imprese, attraverso prodotti digitali innovativi.
Uno degli obiettivi più importanti per il Dipartimento è rendere i servizi pubblici per i cittadini e aziende accessibili nel modo più semplice possibile, innanzitutto tramite dispositivi mobili (approccio “mobile first”), utilizzando architetture sicure, scalabili, altamente affidabili e basate su interfacce applicative (API) chiaramente definite, nonché per supportare le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali nel prendere decisioni migliori e il più possibile basate sui dati, grazie all’adozione delle più moderne metodologie di analisi e sintesi dei dati su larga scala, quali Big Data e Machine Learning.
In questo contesto il Dipartimento sta promuovendo, coordinando, disegnando e realizzando una serie di progetti che, nel loro complesso, mirano, attraverso il digitale, a garantire un approccio antropocentrico alla relazione tra cittadini, imprese e amministrazione.
Il successo di tali progetti è presupposto irrinunciabile, necessario ma non sufficiente, perché ogni cittadino possa effettivamente esercitare i propri diritti di cittadinanza digitale.
Perché questo processo di trasformazione digitale del Paese possa produrre i risultati auspicati è indispensabile che nessuno resti indietro e che tutti i cittadini possano effettivamente accedere e utilizzare, in maniera consapevole, i nuovi servizi e strumenti di cittadinanza digitale fugando il rischio che barriere e divari culturali e educativi impediscano a taluno di beneficiare delle nuove opportunità e benefici.
È tuttavia noto che il nostro Paese, più di altri, soffre di un divario digitale di matrice culturale determinato da un diffuso e preoccupante fenomeno di analfabetismo digitale e, più in generale, da una scarsa educazione civica digitale.
L’iniziativa Repubblica Digitale nasce per provare a fornire una prima - e certamente non sufficiente - risposta a questo problema che, se non affrontato e risolto, minaccia di limitare il successo e l’efficacia di ogni azione di trasformazione digitale o, peggio, di privare taluni cittadini di ogni concreta possibilità di esercizio dei propri diritti in un contesto nel quale il digitale è destinato a diventare il modo ordinario di dialogo con l’amministrazione a ogni livello.
Con chi
L’iniziativa Repubblica Digitale nasce con l’idea che accompagnare la trasformazione digitale del Paese con azioni di carattere educativo, divulgativo e culturale costituisca un dovere civico comune dello Stato, le imprese e i singoli cittadini e che tutte le componenti della società, a partire dai media, dalla scuola e dalla famiglia, possano contribuire in maniera determinante al superamento dei divari che, attualmente, dividono il Paese.
L’idea alla base dell’iniziativa è quella di dar vita a un’alleanza quanto più ampia possibile tra enti e organizzazioni pubblici e privati e cittadini basata esclusivamente sul comune riconoscimento di taluni principi e esigenze e sulla comune volontà di affrontare con determinazione e spirito etico un problema che è comune.
Ogni amministrazione, impresa, associazione e ogni singolo cittadino, insieme e autonomamente, possono fare la differenza con azioni e gesti semplici, concreti, efficaci e capaci di accompagnare nell’ecosistema digitale chi, per ragioni diverse, non vi è ancora arrivato.
Il Manifesto
La prima delle azioni nell’ambito dell’iniziativa Repubblica Digitale è la pubblicazione e promozione di un Manifesto aperto all’adesione di enti e organizzazioni pubbliche e private con lo scopo di identificare un insieme di necessità e principi condivisi e impegnarsi congiuntamente, nel rispetto delle specificità e peculiarità di ciascuno, in un percorso comune di trasformazione culturale del Paese nel segno del digitale.
Il manifesto per la Repubblica Digitale
Gli aderenti
OSSERVANO
che la tecnologia digitale ha accelerato la trasformazione della società generando opportunità straordinarie ma anche nuovi rischi sociali
RITENGONO
che la trasformazione digitale possa essere interpretata come una grande occasione per “rilanciare” i principi, i diritti e i valori costituzionali che hanno fondato la Repubblica e i diritti umani fondamentali universalmente riconosciuti e come un percorso al quale siamo tutti chiamati a partecipare come cittadini, amministrazioni, imprese e formazioni sociali in vista del raggiungimento di un traguardo comune
PROPONGONO
che lo Stato, i cittadini, le formazioni sociali e le imprese collaborino insieme per sviluppare la cultura scientifico-tecnologica e contrastare ogni forma di analfabetismo digitale - per le stesse ragioni e con la stessa determinazione con la quale, nel secondo dopoguerra, si superò l’analfabetismo linguistico - nonché ogni forma di discriminazione nell’accesso agli strumenti di cittadinanza digitale
SI IMPEGNANO
a promuovere azioni concrete, capaci di produrre risultati misurabili e quantificabili sulla base dei seguenti principi:
1. Educazione al digitale
- Cultura informatica e competenze digitali sono requisiti essenziali della cittadinanza.
- Pubblico e privato devono investire risorse nel loro sviluppo in quanto fattori determinanti per la crescita, la competitività e il benessere del Paese, combattendo ogni forma di analfabetismo digitale anche attraverso la scuola, l’università e i mezzi di comunicazione di massa.
- Approfondisci
2. Cittadinanza digitale
- La tecnologia digitale può favorire lo sviluppo di una nuova forma di cittadinanza basata su informazione di qualità, partecipazione alle deliberazioni, interazione civica e su un rapporto più efficace tra cittadini e pubblica amministrazione. Il digitale progettato ponendo attenzione ai diritti dei cittadini può diventare la lingua comune nel dialogo tra cittadini, amministrazioni pubbliche e imprese e contribuire al superamento delle diseguaglianze.
- Pubblico e privato rendono disponibili i propri servizi in forma digitale in maniera accessibile e a misura di cittadino senza creare nuove barriere tecnologiche e abbattendo quelle esistenti.
- Approfondisci
3. Digitale etico, umano e non discriminatorio
- Il digitale può diventare uno spazio di eguaglianza e di sviluppo delle comunità e degli individui.
- Pubblico e privato contribuiscono all’eliminazione di ogni ostacolo di ordine sociale, economico, geografico, tecnologico e culturale che può impedire di fatto l’uguaglianza tra i cittadini nell’utilizzo dei servizi pubblici e privati digitali e nell’accesso alle opportunità offerte dal digitale.
- Il digitale deve essere etico e antropocentrico. Pubblico e privato devono progettare, sviluppare e fornire i loro servizi nel rispetto dei valori etici fondamentali riconosciuti nel nostro Paese e nel resto del mondo ponendo la persona e la comunità al centro.
Come si aderisce al Manifesto per la Repubblica Digitale
Ogni amministrazione, impresa o organizzazione può inviare la domanda di adesione al Manifesto, impegnandosi a realizzare entro i successivi dodici mesi almeno un’iniziativa di inclusione digitale coerente con i principi del Manifesto e a promuovere l’adesione al Manifesto da parte di altri enti e cittadini.
La Segreteria organizzativa, ricevuta la richiesta, verifica la coerenza con il manifesto e il possesso da parte dei soggetti rappresentanti del richiedente dei requisiti morali necessari all’adesione (non essere stato interdetto o inabilitato, non essere stato condannato, salvo che non sia intervenuta la riabilitazione, per i seguenti delitti: delitti contro la Pubblica Amministrazione, l’amministrazione della giustizia, la fede pubblica, l’economia pubblica, l’industria ed il commercio, ovvero per il delitto di omicidio volontario, furto, rapina, estorsione, truffa, appropriazione indebita, ricettazione e per ogni altro delitto non colposo per il quale la legge commini la pena della reclusione non inferiore, nel minimo, a due anni e, nel massimo, a cinque anni; non essere sottoposto a provvedimenti antimafia) e comunica al richiedente l’accettazione della sua richiesta di adesione, autorizzandolo altresì all’utilizzo del logo del manifesto.
La Segreteria organizzativa si riserva il diritto di revocare tale accettazione qualora il richiedente e/o i suoi rappresentanti perdano tali requisiti e/o pongano in essere comportamenti incompatibili con lo spirito e le finalità del manifesto o, comunque, tali da pregiudicare l’immagine o la reputazione del progetto o comprometterne il successo.
A seguito dell’accettazione della richiesta di adesione, la Segreteria organizzativa pubblica sulla pagina istituzionale del progetto la notizia dell’adesione del richiedente e la descrizione dell’iniziativa o delle iniziative che questi si è impegnato a porre in essere. L’aderente aggiorna periodicamente la Segreteria organizzativa dell’evoluzione del progetto e alla sua conclusione comunica alla Segreteria i risultati del processo di verifica e misurazione relativo agli obiettivi.
La Segreteria organizzativa, chiesti e acquisiti eventualmente ulteriori dati, elementi e informazioni, pubblica sulla pagina istituzionale del progetto la notizia relativa agli obiettivi conseguiti.
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