Non c’è innovazione digitale senza “un occhio alle startup”. Questo il cuore del convegno organizzato da Osservatori Digital Innovation della School of Management di PoliMi, in collaborazione con l’incubatore di impresa PoliHub e il centro di eccellenza ICT Cefriel, che ha riunito nella mattinata del 30 novembre al polo della Bovisa tanti protagonisti del mondo dell’innovazione: direttori di dipartimento e docenti universitari, responsabili scientifici e della “sezione innovazione” di importanti aziende, Ceo e Chief Information/Digital officer, startupper e studenti.

Dalla testimonianza di casi top round italiani (Mathesia, P101, Fazland, Genenta Science, Satispay) e di imprese consolidate ed enti (Bnl Gruppo BNP Paribas, CVector Cuatro Group, Sisal, Edison, Agos, Ferrovie dello Stato Italiane, E.ON, Enel, Vivigas, Leonardo e Lombardia Informatica) è emersa l’importanza di due paradigmi di innovazione complementari tra loro. Il primo, il corporate entrepreneurship, consente la scoperta e lo sfruttamento di nuove opportunità di business; il secondo, l’open innovation, è essenziale per aumentare le opportunità e la velocità dei processi innovativi. Per il futuro delle aziende giocano un ruolo fondamentale anche le startup: interlocutori duttili, flessibili, agili e veloci, capaci di offrire molteplici risposte alle necessità interne di innovazione.

Presentati, infine, alcuni dei risultati degli Osservatori Dgital Transformation Academy e Startup Intelligence, che per il 2018 prevedono una crescita del 1,9% degli investimenti digitali per oltre un’impresa italiana su 3, dunque per il 36%. Si stima che nel prossimo anno crescerà anche l’interesse per iniziative di Open Innovation, adottate per ora solo nel 28% delle aziende.

Ulteriori dettagli al seguente link: https://www.osservatori.net/it_it/convegni/corporate-entrepreneurship-e-open-innovation-innovare-con-un-occhio-alle-startup

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