I Big Data richiedono ancora un oracolo, il caso Wimbledon
Redazione Open Innovation
Published on 16/08/2017
Last update: 16/08/2017 at 16:23
“L’oracolo di Apollo non afferma né nega ma indica” così, più o meno*, recita un frammento di Eraclito, filosofo dell’antica Grecia; allo stesso modo potremmo parafrasare queste parole affermando che i Big Data ci aiutano a definire tendenze che debbono però essere comunque interpretate da una intelligenza umana.
Lo spunto ci viene da un articolo di Gianluca Parodi in cui si sottolinea il ruolo sempre maggiore della tecnologia di analisi di immense quantità di dati per la definizione di trend in grado di prevedere comportamenti di mercato, in particolare per poter anticipare i comportamenti dei consumatori.
Il caso riportato è quello relativo ad una sperimentazione legata alle informazioni fornite agli spettatori del torneo di Wimbledon; per la scelta dei contenuti è stato deciso di prevedere le esigenze degli utenti attingendo a tutti i dati in possesso su uno dei tornei sportivi più longevi al mondo.
In particolare sono state analizzate tutte le informazioni presenti in Rete, in particolare sui social, cercando così di sviluppare contenuti sempre in linea con le richieste degli utenti. I risultati sono stati ragguardevoli ma, come sottolinea Parodi nel suo articolo, rimane centrale la capacità di analisi e di valutazione dell’operatore umano nell’intervenire su specifiche opzioni e scelte stilistiche.
Nel futuro le tecnologie dei Big Data e machine learning consentiranno di poter disporre velocemente di una serie di informazioni e contenuti generati in linea con le esigenze dei clienti ma al momento rimangono uno strumento a disposizione di chi poi elabora e redige contenuti.
E’ una questione di affidabilità o di fiducia? Affidereste la redazione di contenuti per i vostri account social aziendali ad una sistema digitale autonomo?
(*) [93 Diels-Kranz ] “Il signore, il cui oracolo è a Delfi, non dice né nasconde, ma indica”