Giorgio Ferrari

Giorgio Ferrari

Published on 03/11/2017

Published at 03/11/2017 at 10:38
Last update: 19/05/2018 at 09:04
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In questi giorni molta della comunicazione italiana guarda a Lucca dove è in corso di svolgimento l’annuale “comicon italiano” ovvero “Lucca Comic & Games 2017” la principale fiera dedicata ai fumetti e ai videogames. Si tratta di un appuntamento di forte interesse per il vasto pubblico e non solo per gli appassionati di settore.

Lucca Comic & Games è anche un’occasione per parlare di videogiochi: nel campo delle industrie di servizi e di business digitale, i videogames rappresentano, a livello mondiale, un settore-monstre con cifre e volumi da capogiro, che hanno ormai surclassato altri settori produttivi dell’intrattenimento come ad esempio quello cinematografico. Il fatturato globale si aggira sui 90/100 miliardi di Euro, i dieci giochi più popolari sono stati prodotti e venduti oltre le 30 milioni di copie, per arrivare al record di 170 milioni di pezzi.

E’ un’industria ormai composita che coinvolge altri settori e influenza il costume e gli stili di acquisto, basti pensare al cinema, ai gadget, la moda, ecc.

E l’Italia come è messa? Un recente articolo fa il punto sulla situazione: nel nostro Paese questo mercato vale un miliardo di Euro ma è in gran parte legato alla distribuzione e al consumo e poco alla produzione. Tale deficit è legato anche alle difficoltà che incontrano le aziende creativo-digitali a svilupparsi nel tessuto produttivo. Non a caso esempi unicorn del settore sono nati ultimamente in Paesi con ecosistemi più flessibili.

Ma il potenziale creativo, tipico delle risorse professionali e imprenditoriali del nostro Paese, è di grande interesse. Una storia di successo è sicuramente quella di Father.IO, un progetto nato alcuni anni fa e che ha trovato fortuna con il crowdfunding, raggiungendo sulla piattaforma Indiegogo una raccolta da 500 mila dollari e, più che altro, l’investimento di grandi industrie che ne hanno definitivamente avviato il lancio sul mercato. Father.IO è già un cult in rete e tra gli appassionati; si tratta di un gioco che utilizza la realtà aumentata per consentire di giocare ad un laser game in ogni ambiente e con tutti i membri della comunità di gioco. Il progetto è appunto di un italiano, Francesco Ferrazzino, CEO della Proxy42 Inc, la società sviluppatrice del gioco con sede - ahinoi - a San Francisco. Ci auguriamo che il prossimo videogame di successo creato da un italiano possa essere sviluppato nel nostro Paese.

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