Competenze digitali: la risposta della UE
Elga Apostoli
Published on 31/01/2018
Last update: 13/03/2019 at 19:04
Lo sviluppo delle competenze digitali è un asset prioritario, imprescindibile per affrontare la trasformazione digitale. I dati purtroppo non sono positivi, come ben documentato dalle recenti ricerche dell’OCSE (vedi i dati italiani). In questo senso, è una vera risposta alle sollecitazioni della DX, il set di nuove iniziative intraprese dalla Commissione europea, che riepiloghiamo aiutandoci con l’intervento di Nello Iacono, degli stati Generali dell’Innovazione.
La prima azione della CE è una raccomandazione del Consiglio in materia di competenze chiave per l’apprendimento permanente, che aggiorna analoghi atti del 2006 e fornisce indicazioni agli Stati membri su come svilupparle.
Il secondo intervento è un piano d’azione per l’istruzione digitale che indica come l’UE può intervenire nel sostegno allo sviluppo delle competenze digitali, le priorità indicate sono:
- un migliore impiego delle tecnologie digitali per l’insegnamento e l’apprendimento;
- lo sviluppo delle competenze e delle abilità digitali necessarie per vivere e lavorare in un’era di trasformazioni digitali;
- il miglioramento dell’istruzione mediante una previsione e un’analisi dei dati più attente.
La terza azione è un’altra raccomandazione del Consiglio sui valori comuni, l’istruzione inclusiva e la dimensione europea dell’insegnamento, dove si propongono modi in cui l’istruzione può aiutare i giovani a comprendere l’importanza dei valori comuni sanciti dall’articolo 2 del trattato sull’Unione europea e a farli propri.
Seguendo il commento di Iacono, possiamo evidenziare i seguenti elementi:
- la correlazione dello sviluppo delle competenze digitali con i dati sull’analfabetismo funzionale: un Paese non può innovarsi se non si poggia su basi solide;
- l problema è organico e gli Stati membri devono sostenere le persone in questa fase di cambiamento, assumendo un ruolo importante e centrato sull’organicità delle politiche e delle strategie attuate;
- in questo framework un’ obiettivo importante è l’abbattimento delle differenze di genere che assume anche la forma di divario digitale di genere.
Nel quadro europeo l’Italia è nelle posizioni peggiori e questo non fa che rafforzare la necessità di un pari piano d’azione per l’istruzione digitale dedicato all’Italia. Si deve dare forza efficacia al Piano Nazionale sulla Scuola Digitale e all’attività dell’AGID in termini di sviluppo delle competenze digitali.
La sfida è qui ed ora ed è necessario affrontarla subito, sicuramente è necessario che questi temi siano nelle agende del prossimo governo.