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03/02/2021

A2A investe 16 Mld in economia circolare e transizione energetica

Il piano industriale al 2030, i progetti avviati come “FANGHI” di A2A Ambiente, vincitore “Call Hub”

Redazione Open Innovation

La sostenibilità è l’obiettivo e la guida dei prossimi dieci anni del Gruppo A2A che ha appena approvato il Piano Strategico 2021-2030. A2A prevede investimenti per 16 miliardi di euro in particolare in economia circolare (6 miliardi) e transizione energetica (10 miliardi) perseguendo con il massimo impegno, anche economico, quelli che sono gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite: il 90% degli investimenti del Piano sarà infatti in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030. 

A2A parte da buone pratiche di economia circolare consolidate, con particolare riferimento al ciclo idrico, al teleriscaldamento e soprattutto alla gestione dei rifiuti: tra le iniziative già avviate c’è ad esempio “FANGHI”, uno dei 33 progetti di eccellenza vincitori del Bando regionale “Call Hub Ricerca e Innovazione”, di cui A2A Ambiente è capofila. Per quel che riguarda gli investimenti previsti nel Piano industriale, i driver principali sono quelli del recupero di calore disperso, riduzione delle perdite idriche e chiusura del ciclo dei rifiuti. Con 6 miliardi di euro a disposizione, A2A prevede azioni strategiche per una crescita nel recupero di materia e di energia dai rifiuti, e alla riduzione degli sprechi come perdite idriche o calore di scarto. Il Gruppo A2A può così evolvere da leader italiano a player europeo.

Nello specifico il piano prevede la realizzazione di nuovi impianti di recupero di materia per un totale di 2,2 milioni di tonnellate da raccolta differenziata trattate al 2030, la realizzazione di nuovi impianti per il recupero di energia per un totale di 5,4 milioni di tonnellate e l’incremento delle percentuali di raccolta differenziata nei territori serviti al 76%. Per il ciclo idrico A2A punta a ridurre le perdite idriche lineari del 20% (mc/km/giorno) e sviluppare nuova capacità di depurazione.

Con 10 miliardi di euro di investimenti, A2A vuole poi fornire un grande contributo nel processo di decarbonizzazione e elettrificazione dei consumi del Paese. Le due tecnologie su cui si concentreranno gli investimenti saranno solare ed eolico, anche grazie a un contributo da operazioni di fusone e acquisizione nei primi anni di piano, per creare una piattaforma di sviluppo che consenta una crescita internazionale e diversificata.

A2A attuerà il phase-out dal carbone nel 2022, in anticipo rispetto al target nazionale per il 2025. La transizione energetica sarà garantita, anche grazie al capacity market, dalla flessibilità dei cicli combinati a gas ad alta efficienza per cui sono previsti interventi di potenziamento degli impianti, dalla realizzazione di un nuovo impianto a ciclo combinato abilitato a blending con idrogeno e di un “gas peaker”.

 

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