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20/01/2022

Le startup italiane sono tornate al CES: numeri e innovazioni del 2022

Grazie all’ICE, le novità (anche lombarde) alla più importante fiera di tecnologia al mondo

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Torna consistente la presenza delle startup italiane nell’ambito del Consumer Electronic Show di Las Vegas, la fiera di tecnologia più importante al mondo: ben 36 quelle presenti all’edizione 2022, a testimonianza della considerazione in cui è sempre di più tenuto il settore innovativo italiano a livello internazionale.

E dire che fino a qualche anno fa il numero delle aziende nostrane partecipanti non raggiungeva neppure la doppia cifra. A incidere su questa crescita è stata certamente l’ICE, l’Agenzia per la Promozione all’Estero e l’Internazionalizzazione delle Imprese Italiane, che dal 2018 ha iniziato a costituire una vera e propria delegazione ufficiale.

Il CES rappresenta per tutte le giovani aziende del settore “un appuntamento fondamentale di crescita”, come sottolineato dal presidente dell’ICE Carlo Ferro, con startup che arrivano da ogni parte della Penisola e che ricoprono tutte le principali aree dell’innovazione, dall’economia circolare all’intelligenza artificiale; visto il periodo pandemico e tutte le difficoltà che ne conseguono, quello di portare 36 aziende a Los Angeles è stato certamente un buon risultato, ma per far capire a fondo il grande lavoro svolto dall’ICE è importante sottolineare come nel 2020 - prima dell’esplosione della pandemia - le startup italiane partecipanti fossero addirittura 48, ovvero la seconda presenza internazionale dopo la Francia.

Le innovazioni italiane: alcuni esempi

Tra le realtà innovative presenti c’era ad esempio la milanese  Hexagro, specializzata in tecnologie di agricoltura verticale, indoor e outdoor, per coltivare risparmiando spazi e risorse: al CES ha presentato il Living Farm Tree, sistema di coltura verticale con tecnologia aeroponica supportato dall’automazione dell’Internet-of-Things.

Sempre da Milano è partita Twinkly, produttore di luci decorative high tech e smart, che a Las Vegas ha portato pannelli led in grado di riprodurre anche immagini e pixel art, interessante mix di tecnologia e creatività.

Nel settore biomedicale, ecco Mylab della lombarda Lightscience, startup di Lomazzo incubata a ComoNext: quello presentato è un device portatile, in grado di eseguire analisi del sangue e altri esami da remoto, grazie a una tecnologia che fa a meno di reagenti chimici.

Arrivava invece da Torino Domethics con il suo Adriano, dispositivo hardware che incentiva l’economia circolare: permette infatti di trasformare vecchi computer, smartphone o nuove smart TV in un gateway per controllare qualsiasi dispositivo IoT collegato all’interno dell’appartamento. Risparmiando dunque sui costi di un kit IoT domestico.

Del resto, il CES rappresenta un’occasione davvero incredibile per le giovani imprese italiane, che hanno l’opportunità di mettersi in mostra, di trovare nuovi finanziamenti e di rafforzare le attività di networking. Con gli Stati Uniti, come importante partner tecnologico, ma sono solo, dal momento che una delle novità portate quest’anno dall’ICE e dalle aziende nostrane è stato il dialogo con le imprese francesi, attraverso un incontro tra 8 nostre startup e 8 transalpine.

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