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26/05/2022

Fintech, nel 2022 crescono i prestiti alle PMI

Nel primo trimestre dell’anno i finanziamenti aumentati di 4,7 volte rispetto al 2020

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Secondo l’analisi trimestrale condotta sui dati degli associati da ItaliaFintech, l’associazione che raggruppa gli operatori italiani del fintech, in due anni sono più che quadruplicati i finanziamenti alle PMI e il numero di aziende che hanno avuto accesso al credito grazie alla finanza tecnologica.

Nei primi tre mesi del 2022, infatti, si sono registrati finanziamenti alle imprese pari a 1,1 miliardi di euro, ovvero quasi cinque volte in più rispetto allo stesso periodo del 2020, con un ulteriore forte incremento delle aziende finanziate, aumentate di 4,4 volte, da 676 a 2.987, rispetto al periodo gennaio-marzo 2020.

Uno strumento ormai ordinario per le PMI

Un trend molto positivo che testimonia come la crescita del fintech sia costante nel tessuto imprenditoriale italiano, e come questo settore si affermi sempre più come strumento ordinario per le PMI, al fianco dei finanziamenti bancari tradizionali. 

In questi ultimi due anni, infatti, grazie ai nuovi player nati che utilizzano la tecnologia per analizzare dati e valutare i rischi di credito, sempre più piccole e piccolissime imprese hanno avuto e continueranno ad avere la possibilità di ottenere finanziamenti a medio-lungo termine.

Un biennio che ha visto la domanda di credito privilegiare notevolmente gli operatori fintech, grazie alla loro capacità di offrire ai clienti risposte immediate e di semplice accesso grazie ai canali digitali.

Le partnership con gli operatori tradizionali

I numeri citati dimostrano, secondo il presidente di ItaliaFintech Sergio Zocchi, “un importante passo in avanti affinché l’Italia possa affermarsi come una start up nation, con il fintech che sta sempre più assumendo un ruolo rilevante in qualità di acceleratore d’innovazione, non solo in autonomia, ma anche attraverso le partnership con gli operatori finanziari tradizionali”.

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