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Next Generation - M2 - Approfondimenti

31/08/2022

Lotta allo spreco alimentare e PNRR per filiere agroalimentari sostenibili

Strumenti, fondi e tecnologie innovative per rafforzare l’economia circolare e ridurre i rifiuti

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Secondo il Food Sustainability Index 2021, ogni cittadino italiano è stato responsabile dello spreco di 97 chilogrammi di cibo. Nello specifico, ogni famiglia nel 2021 ha buttato nella spazzatura circa 67 Kg di cibo, i servizi di ristorazione altri 26 Kg e le vendite al dettaglio 4 Kg. Eppure, l’attenzione alla lotta allo spreco alimentare è molto alta e diverse sono le iniziative, anche italiane, messe in atto per combatterlo e sostenere una filiera agroalimentare sostenibile.

Il miglioramento della filiera alimentare e la relativa gestione dei rifiuti sono anche tra gli obiettivi principali dell’Agenda 2030. Dove la soluzione sembra una soltanto: iniziare a cambiare gli stili di vita e le organizzazioni delle filiere alimentari.

In questo contesto, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (d’ora in poi PNRR), nella Missione 2 ‘Rivoluzione verde e Transizione digitale’ tratta questi temi, sottolineando l’urgenza di intervenire sul rafforzamento di soluzioni di economia circolare, per proteggere la natura e le biodiversità e garantire un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente. Questa transizione rappresenta per l’Italia una grande opportunità per dei vantaggi ambientali, sociali ed economici.

In particolare, nella Componente 1 ‘Agricoltura sostenibile ed economia circolare’, il PNRR stanzia un finanziamento di circa 5,27 miliardi di euro. Con i fondi messi a disposizione, si intende agire per valorizzare la filiera alimentare e migliorare la sostenibilità attraverso diversi interventi, tra cui:

  • il miglioramento della capacità di stoccaggio delle materie prime;
  • la garanzia di tracciabilità dei prodotti;
  • il miglioramento dell’accessibilità ai villaggi merci e ai servizi hub, e della capacità logistica dei mercati all’ingrosso;
  • la riduzione degli sprechi alimentari.

Gli investimenti di Regione Lombardia

La Regione Lombardia si pone in una posizione distintiva sul tema della lotta allo spreco alimentare. Infatti, nella Smart Specialisation Strategy 2021-2027 lombarda, nella sezione ‘Ecosistema della nutrizione’, Regione indica diverse priorità volte a migliorare la filiera alimentare e a ridurre la produzione di rifiuti alimentari.

In particolare, su questo tema, Regione si pone come priorità:

  • lo sviluppo di soluzioni tecnologiche per la riduzione degli sprechi alimentari;
  • lo sviluppo di sistemi innovativi di produzione alimentare che facilitino l’integrazione con altre filiere produttive, in un processo di economia circolare;
  • il concorso alla generazione integrata di valore, in termini di eco sostenibilità della filiera produttiva alimentare, attraverso il recupero e la destinazione delle eccedenze ai fini di solidarietà sociale;
  • lo sviluppo di sistemi di tracciatura e informazione sicuri e trasparenti dei dati degli alimenti (ad esempio grazie alla tecnologia Blockchain).

Tra gli esempi virtuosi in Lombardia possiamo annoverare il progetto “Reti territoriali virtuose contro lo spreco alimentare’’ e l’‘’Hub di quartiere contro lo spreco alimentare’’ nella città di Milano.

Questi progetti hanno come obiettivo la riduzione dello spreco di cibo innovando le modalità di recupero degli alimenti da destinare agli indigenti, progettando e sperimentando un modello di recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari. Si tratta di modelli replicabili che coinvolgono attori fondamentali quali Comuni, grande distribuzione organizzata (GDO) e Onlus e prevedono il sostegno istituzionale alla creazione e diffusione di reti territoriali per la gestione e la lotta allo spreco alimentare.

Nell’ambito «Agroalimentare», gli investimenti delle organizzazioni di ricerca e delle imprese lombarde ammontano a oltre 156 milioni di euro:

  • Fondo MISE per la Crescita Sostenibile - 49% del totale risorse d’Area, in valore assoluto circa 76,6 Mln di euro;
  • POR FESR - 37% del totale, circa 58,2 Mln di euro,
  • Programma europeo H2020 - 21,4 Mln di euro.

Nuove tecnologie al servizio della lotta allo spreco alimentare

Oltre ad assumere stili di vita responsabili, possiamo trovare nelle nuove tecnologie validi alleati per la lotta allo spreco alimentare.

Ecco alcune tecnologie all’avanguardia, che possono essere implementate da aziende e supermercati.

- I bollini salva cibo

Si tratta di adesivi da attaccare sulla frutta che mimano i composti volatili che le piante producono naturalmente per proteggersi da condizioni ambientali dannose. Attraverso questa tecnologia si garantisce un aumento della durata della vita della frutta, riducendo gli sprechi.

- I cartellini dinamici

Sono cartellini digitali esposti nei banconi dei supermercati (come quelli usati per esporre il prezzo) che riportano due costi che si aggiornano automaticamente a seconda delle rimanenze: per gli alimenti che scadono prima, si paga meno. In questo modo gli acquirenti possono acquistare alimenti che useranno a breve risparmiando e salvando le confezioni prossime alla scadenza.

- Le etichette intelligenti

Esistono diverse tecnologie di etichette intelligenti: alcune sensibili alla temperatura che forniscono un’indicazione in tempo reale della freschezza di carne, latticini o succhi di frutta in gradi di rilevare la temperatura per monitorare lo stato di conservazione di prodotti deperibili (uso della tecnologia RFID ad alta frequenza (Radio-Frequency Identification); altre che applicate alle confezioni di carne e pesce rilevano l’atmosfera che si crea intorno ai cibi proteici e, grazie a una scala di colori, indicano se sono ancora consumabili o se è meglio evitare di mangiarli.

Inoltre, quando parliamo di lotta allo spreco alimentare, non possiamo non considerare il ruolo del packaging dei prodotti e della sua sostenibilità.

Lo smart packaging, infatti, ci permette oggi conoscere diverse informazioni sul prodotto e sul suo consumo più consapevole per evitare sprechi. Per smart packaging, intendiamo non solo il confezionamento dei prodotti ma anche il controllo di tutta la filiera che precede l’arrivo del prodotto sugli scaffali della distribuzione. Questo permette, ad esempio, di identificare e destinare velocemente le derrate alimentari in scadenza verso circuiti di supporto ai bisognosi.

Esempi lodevoli di smart packaging sono le pellicole anti age, cioè pellicole trasparenti e commestibili che ricoprono il cibo in modo da allungarne la vita. Queste pellicole sono composte da sostanze naturali, quali bucce, semi e polpa di frutta e verdura per creare una sorta di buccia extra. Oppure, si stanno testando le pellicole spray, composte da nanofibra ricavata dai residui solidi che derivano dall’estrazione del succo da frutta.

Infine, non solo aziende o grandi supermercati possono utilizzare la tecnologia per combattere lo spreco alimentare. Anche i cittadini possono fare la propria parte, ed utilizzare le innovazioni tecnologiche nelle proprie case. Infatti, sempre più diffusi sono i frigoriferi smart, che permettono, grazie alle telecamere interne, di vedere se è finito un alimento, se è ancora disponibile oppure se è in scadenza consultando direttamente app connesse al proprio smartphone (magari mentre si è al supermercato). In questo modo si evitano acquisti inutili che si trasformeranno inevitabilmente in sprechi.

Inoltre, sempre più utilizzate e capillari sul territorio italiano sono le app anti-spreco: queste sono molto utili sia per trovare le offerte migliori in termini economici ma anche prodotti vicini alla data di scadenza e comunque ottimi.

Esempi concreti sono: My foody, un’app che permette di acquistare prodotti in scadenza nei supermercati più vicini al consumatore; Too Good To Go, che consente a commercianti e ristoratori di mettere in vendita a prezzi ridotti il cibo invenduto a fine giornata e ai consumatori di acquistare “Magic Box” a un terzo del prezzo di vendita; Babacomarket, store online di ortofrutta che, a causa di alcuni difetti estetici, viene esclusa dai canali di distribuzione mainstream; Last Minute sotto Casa, che mette in contatto i negozianti che hanno prodotti alimentari prossimi alla scadenza e i cittadini di zona.

Tra le iniziative locali possiamo annoverare il progetto Recup, che agisce nei mercati scoperti della città recuperando il cibo prima che venga buttato via, lo seleziona e lo ridistribuisce gratuitamente a chiunque voglia prenderlo. Il servizio è attualmente attivo in regione Lombardia.

Questo intervento vuole avviare - nella community di Open Next Generation, tra imprese, ricercatori, professionisti – una riflessione condivisa sulle opportunità della Lotta allo spreco alimentare e stimolare la conoscenza e messa a fattor comune di progettualità innovative che si vanno realizzando nell’ecosistema imprenditoriale e della ricerca lombardo.

Se - come imprenditore, ricercatore, professionista - stai lavorando a progetti innovativi nell’ambito della Lotta allo spreco alimentare e vuoi presentarlo attraverso Open Next Generation iscriviti alla Community: clicca qui.

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