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06/12/2022

Medtech, così KLISBio usa la seta per riparare nervi, tendini, legamenti, ossa

Da ComoNext a Bresso: le proprietà del materiale naturale per innovare la medicina rigenerativa

Redazione Open Innovation

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Regione Lombardia

Eventi imprevisti, coincidenze e intuizioni sono spesso fucina di grandi idee, ma trasformare queste idee in realtà ed eccellenza richiede impegno e un team con competenze eccezionali. Ed è proprio questo il mix che ha dato vita a Silk Biomaterials (ora KLISBio), startup medtech nata dal fortunato incontro di quattro professionisti: Antonio Alessandrino, Giuliano Freddi, Gabriele Grecchi e Lorenzo Sala. Tutti accomunati dall’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone.

Per farlo hanno fondato appunto KLISBio, azienda di medicina rigenerativa in fase clinica focalizzata sullo sviluppo di piattaforme tecnologiche innovative basate interamente sulla fibroina di seta naturale. Partita da Lomazzo, nel Comasco, per poi arrivare a Bresso, alle porte di Milano, KLISBio ha attualmente diversi asset in fase di sviluppo: innesti vascolari, sostituti di innesti ossei, riparazione della cuffia dei rotatori, rilascio di farmaci.

Una storia personale

L’obiettivo che si è dato questa realtà innovativa è profondamente interconnesso con la vita personale di Antonio. Dopo aver scoperto di essere affetto da una debolezza congenita ai legamenti della caviglia, nel 2003 Antonio sviluppa la sua Tesi di Laurea Magistrale in Ingegneria dei Materiali sulla progettazione di una protesi per la riparazione del legamento crociato anteriore. Mentre continua i suoi studi al Politecnico di Milano, Antonio guarda un documentario sulla seta tessuta dai ragni e rimane sbalordito dalle straordinarie proprietà di questo filamento naturale. Qualcosa scatta nella sua mente: “Perché non studiare la seta per produrre dispositivi medici efficaci per la medicina rigenerativa?”. Questa intuizione fa da carburante propulsore, motivando Antonio ad approfondire la caratterizzazione delle matrici di fibroina della seta al Politecnico di Milano grazie anche al tutor di tesi Giuliano Freddi.

Perché la seta

La seta è uno dei materiali più versatili e antichi utilizzati in medicina. La fibroina della seta è completamente biocompatibile, favorisce la proliferazione cellulare e stimola la rigenerazione dei tessuti in vivo. Fornisce insomma una combinazione unica di eccezionali proprietà biologiche e meccaniche.

L’incontro di Antonio e Giuliano si rivela un importante punto di svolta, che ha portato alla produzione di scaffold tridimensionali a base di seta dentellati - una sorta di impalcature -, ovvero dispostivi impiantabili micro e nano strutturati di fibroina di seta purissima, che consentono alle cellule di crescere meglio utilizzando inizialmente strutture tessili a base di seta e successivamente matrici elettrofilate-seta.

Dall’idea all’impresa

Tuttavia, il percorso imprenditoriale che ha portato alla fondazione dell’azienda non si è concluso fino a quando Lorenzo Sala e Gabriele Grecchi si sono uniti al duo iniziale. Lorenzo, Ingegnere Gestionale, con il suo approccio pragmatico e la grande esperienza in ambito sanitario ha contribuito ad aprire la strada al sistema produttivo aziendale. Gabriele, con una carriera in Credit Suisse e Zcube e un MBA, è entrato a far parte del team dopo un primo incontro con Antonio durante un programma di accelerazione promosso da un fondo di Venture Capital nel 2013.

Così nasce Silk Biomaterials, startup ufficialmente costituita nel 2014 nell’Innovation Hub di ComoNExT grazie a un contributo della Camera di Commercio di Como. Nello stesso anno Silk Biomaterials riceve il Premio Nazionale per l’Innovazione e altri importanti finanziamenti non diluitivi.

A gennaio 2022, Silk Biomaterials si trasforma in KLISBio con un nuovo logo e monogramma e una sede operativa nello spazio OpenZone, realizzato da Zambon a Bresso (per sapere di più su Open Zone guarda la video intervista alla presidente del gruppo, Elena Zambon), che ospita numerose startup attive nel settore delle biotecnologie.

L’apporto innovativo

Fin dalla sua fondazione, l’azienda ha sviluppato e brevettato una piattaforma tecnologica multidisciplinare interamente basata sulla fibroina di seta delle larve di Bombyx mori (i famosi bachi da seta). Una piattaforma capace di generare soluzioni per una varietà di indicazioni cliniche: lesioni dei nervi periferici, malattie vascolari periferiche, difetti ossei, strappi tendinei e sistema di rilascio dei farmaci. Il primo obiettivo di mercato sarà quello di realizzare un prodotto in grado di riparare nervi periferici.

“L’approccio tecnologico avanzato che utilizziamo per trasformare la materia prima nel dispositivo medico finale – spiegano da KLISBio - consente alla seta di rimanere tale dall’inizio alla fine del processo. Abbiamo unito una radicata tradizione culturale e un know-how con le tecnologie più avanzate, creando un materiale altamente purificato necessario per applicazioni biomediche, senza la necessità di reazioni chimiche di reticolazione che alterano la proteina”.

KLISBio punta dunque all’innovazione sanitaria grazie ai propri punti di forza: un materiale biocompatibile veramente versatile, una solida esperienza scientifica e chimica ed eccellenza operativa.

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