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22/12/2022

Ecofashiontex, così Ricerca&Sviluppo rendono la moda sostenibile

Un progetto per realizzare indumenti sostenibili, finanziato da Regione Lombardia con fondi POR-FESR

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

In questi anni è maturata una particolare attenzione verso l’ambiente da parte delle imprese nel settore della moda per cercare di ridurre la propria impronta sul pianeta attraverso l’uso di materiali ecosostenibili e la ricerca di processi produttivi a basso impatto ambientale.

Per sostenere le aziende verso questa transazione, è nato il bando “Fashiontech – Progetti di Ricerca & Sviluppo per la moda sostenibile”, la misura di Regione Lombardia con una dotazione finanziaria di 10 milioni di euro per sostenere l’innovazione del settore moda finanziando progetti di R&S (ricerca industriale e sviluppo sperimentale) finalizzati alla sostenibilità, declinata sotto il profilo ambientale, ma anche etico e sociale.

Moda, sostenibilità e innovazione: tre parole chiave per il futuro di domani

Il bando è stato finanziato con risorse POR FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) 2014/2020, ASSE 1, per aiutare il settore moda e design a mantenere la propria e contribuire a incrementare il grado di innovazione del territorio lombardo.

Scopri di più sulle potenzialità del POR-FESR per la Lombardia, visita la pagina web sui progetti attivati sul territorio: CLICCA QUI.

Ecofashiontex: tessuti eco-friendly per il settore moda

Tra i progetti realizzati attraverso la misura Fashiontech, Ecofashiontex aveva come obiettivo la realizzazione capi unici e di qualità attraverso fibre biodegradabili e materie prime riciclate. A capofila del progetto Futura Filati Srl di Brescia, insieme ai partner Genesi Srl di Casaloldo (Mantova) e la Eurostick SpA di Bergamo che hanno beneficiato di un contributo regionale di oltre 763 mila euro.

Il progetto ha previsto lo studio e la messa in opera industriale dell’utilizzo di fibre di base poliammidica, comunemente utilizzate in bava continua, tagliandole a taglio cotoniero per poterle abbinare con altre di origine naturale (ad esempio cotone e cashmere) o artificiale, in modo da poter creare filati, tessuti e capi con i plus dei prodotti di origine utilizzati.

Partendo da queste fibre, è stato possibile realizzare tessuti che, in alcuni casi, verranno accoppiati con il metodo Hot-Melt, una particolare tecnologia che utilizza poliuretani reattivi per accoppiare ogni tipo di tessuto utilizzando colle traspiranti. I tessuti saranno composti da membrane riciclate con processi di finissaggio idrorepellenti utilizzando prodotti eco-friendly.

I punti di forza: fibre biodegradabili e materie prime rigenerate

Per realizzare filati e capi tecnici di qualità e con alte performance sono stati realizzati filati misti a base di fibre naturali come il cashmere e il cotone biologico certificato e fibre poliammidiche. Quest’ultime potevano essere di due tipi: biodegradabili oppure provenienti da materie prime completamente rigenerate. Grazie alla presenza di queste fibre i capi sono completamente compostabili una volta dismessi rispettando il cardine dello sviluppo sostenibile: Reduce – Reuse – Recycle.

Il progetto può ritenersi sostenibile non solo per aver utilizzato materiali ecosostenibili ma anche per aver assunto soluzioni in grado di ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività produttive risparmiando materie prime e risorse economiche, rispettando la salute dei lavoratori e dei consumatori, i diritti umani e il principio di razionalizzazione.

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