Il futuro della mobilità sostenibile viaggia su due ruote: in particolare, quelle delle biciclette a pedalata assistita o e-bike. Lo dimostrano i numeri - le vendite di questi mezzi sono in crescita costante - e le possibili applicazioni.
Non solo per i tragitti quotidiani casa lavoro, ma per la logistica dell’ultimo miglio e per forme innovative di turismo: anche qui, con numeri decisamente positivi, se si pensa ad esempio che le cargo e-bike in un anno evitano l’immissione in atmosfera della CO2 equivalente a quella prodotta sulla tratta Milano-New York dai viaggi di centinaia di migliaia di persone.
Con queste cifre e per molti altri motivi ci invita a puntare sulle e-bike il professor Paolo Malighetti, che per l’Università di Bergamo coordina le attività nell’ambito di MOST, il nuovo “Centro nazionale per la mobilità sostenibile”, uno dei 5 Centri nazionali nati e finanziati dal PNRR nell’ambito della Missione 4.2, “Dalla ricerca all’impresa”.
Malighetti ci racconta dunque quanto si sia diffuso l’utilizzo di bici elettriche e quanto l’innovazione possa incidere e migliorare il loro utilizzo, ad esempio grazie a sensori, droni, infrastrutture di ricarica. Innovazione per la sicurezza delle e-bike, dunque: ma anche come leva per nuove attività di impresa.
Le e-bike abilitano infatti nuovi modelli di business, ad esempio per flotte aziendali e secondo il docente proprio in Lombardia trovano “le condizioni ideali” per svilupparsi e diffondersi.
Il raccordo con le imprese del territorio è allora uno degli obiettivi del gruppo coordinato da Malighetti a Bergamo, insieme a test su materiali innovativi e batterie, alla sperimentazione di infrastrutture di ricarica e a quella di una e-bike cargo customizzata, grazie alla collaborazione con Poste Italiane.
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